Il 6 gennaio scorso, come molti ricorderanno, a Sant’Agata Militello veniva intitolato un piazzale, nei pressi del lungomare, alla memoria di Peppino Impastato. La cerimonia era stata fortemente voluta dall’associazione Giovani per Sant’Agata, era stata patrocinata dal Comune di Sant’Agata Militello e si svolse alla presenza del fratello di Peppino Impastato, il giornalista siciliano ucciso dalla mafia 35 anni fa. A distanza di sei mesi, il 2 luglio, i ragazzi dell’Associazione hanno notato la scomparsa della targa dal ceppo commemorativo al quale era stata fissata. Ci si stupisce di un gesto del genere in una cittadina come la nostra. Anche perché non se ne capisce il senso. Chi può avere interesse a compiere un tale atto, ad andare contro la memoria di chi ha speso la sua vita lottando contro una delle peggiori piaghe della società? I ragazzi dell’associazione Giovani per Sant’Agata si dicono arrabbiati e sgomenti per quanto accaduto. Si provvederà al più presto a far rifare la targa e a ricollocarla, perché chiunque sia stato capisca che la voglia di stare dalla parte della giustizia e della legalità è destinata a prevalere, perché la storia, la memoria non si cancellano con un gesto del genere, ed è proprio da queste che dovremmo imparare a spenderci per un mondo migliore.
Rosamaria Castrovinci
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