Si è concluso con un lieto fine e dopo pochi giorni di apprensione da parte di tutti i familiari, il mistero della scomparsa di Calogero “Rino” Piscitello. Il maresciallo dell’esercito italiano, 53enne di Sant’Agata Militello, del quale non si avevano più notizie da Venerdì scorso, è stato infatti trovato nel pomeriggio di ieri dagli uomini della compagnia Carabinieri. L’uomo in evidente stato confusionale e di smarrimento si trovava sulla strada tra Santo Stefano di Camastra e Mistretta riverso in una cunetta. I militari dell’arma lo hanno subito prelevato ed accompagnato all’ospedale di Mistretta per un controllo sul suo stato generale e per prestargli le prime cure. Il sottufficiale in servizio a Palermo presso la caserma “Sole”, undicesimo reparto Infrastrutture aveva fatto perdere le proprie tracce Venerdì, , lasciando in ufficio una lettera nella quale manifestava propositi suicidi. A quanto sembra all’origine del suo allontanamento ci sarebbero stati alcuni disguidi con l’attuale convivente, una donna che vive a Catania, e probabilmente alcune difficoltà di natura economica. Rino Piscitello coniugato e separato, padre di due figli che vivono ad Alcamo fino a Domenica scorsa, 30 Giugno, l’uomo si trovava a Torrenova, dove vivono i genitori e la sorella, ed a Sant’Agata Militello, dove risiedono altri parenti. Lunedì mattina aveva preso regolarmente servizio a Palermo poi Venerdì la scoperta della lettera nella quale il maresciallo avrebbe confessato i suoi propositi di farla finita. I militari avevano quindi appurato che Rino Piscitello si era allontanato alle prime luci dell’alba a bordo della propria autovettura, una Citroen Xsara Nera station wagon. Da quel giorno nessuno aveva avuto più notizie dell’uomo che aveva lasciato in casa anche i telefoni cellulari. Ieri pomeriggio dunque il ritrovamento che ha posto fine al mistero.
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