L’ospedale di Sant’Agata Militello manterrà i reparti e la classificazione così come allo stato attuale, senza perdere quelle attribuzioni che la drastica riduzione della spesa sanitaria avrebbe comportato. L’impegno solenne è stato assunto dal commissario dell’Asp 5 di Messina, Manlio Magistri, nel corso di un incontro svoltosi presso il presidio ospedaliero santagatese. Magistri era accompagnato dal sindaco Sottile, dall’assessore Nino Testa e dall’onorevole Giuseppe Laccoto, presente anche la deputata Bernadette Grasso. Il commissario dell’Asp, di fronte ai dirigenti medici, ha tracciato il quadro di quello che sarebbe stato il piano di riorganizzazione che avrebbe “spogliato” l’ospedale di Sant’Agata delle attribuzioni di tutte le unità operative complesse, ad eccezione di medicina, a beneficio di altri ospedali, vedi Patti. La strategia, riveduta e corretta, secondo gli impegni di Magistri, porterebbe invece al mantenimento delle attuali attribuzioni, considerando l’ospedale santagatese come un presidio di frontiera sul territorio. Salva a questo punto l’unità operativa complessa di cardiologia, così come il reparto di ginecologia ed ostetricia, che assicura il servizio anche su Mistretta. Invariati gli altri reparti restano almeno riguardo ai posti letto. Per la dotazione di servizi, bisognerà invece ancora stringere i denti. Magistri, stimolato dai dirigenti medici che hanno posto alla sua attenzione le problematiche reali riscontrate quotidianamente soprattuto in merito alla carenza di personale medico ed infermieristico, ha assicurato che prenderà in esame anche la prosecuzione del servizio di guardia medica attiva cardiologica h24 e l’implementazione del personale medico grazie anche alle positive evoluzioni sullo sblocco delle assunzioni. Negativo l’esito invece riguardo all’implementazione di servizi fondamentali, su cui da anni si sperava a Sant’Agata, quali l’Utic, l’Utin e la rianimazione che, per bocca dello stesso Magistri: “almeno per una decina di anni ancora sarà impensabile vedere realizzate a Sant’Agata”.
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