A distanza di un paio di giorni, riflettendo, ma sopratutto ascoltando i commenti e le reazioni della gente, alla visita del commissario dell’Asp 5 di Messina, Manlio Magistri presso l’Ospedale di Sant’Agata di Militello, sento il bisogno di sottolineare una situazione alquanto paradossale: S.Agata, i Santagatesi, i cittadini tutti dei Nebrodi, devono essere contenti, anzi felici, che non chiudono l’Ospedale, o quel che resta di esso! Devono ringraziare politici e politicanti tutti, che si fanno fotografare insieme al “boiardo” di turno formando tutti insieme una corte dei miracoli, alla quale non credono neanche loro, ma vista l’incapacità, la debolezza, l’assoluta mancanza di proposta politica che si portano dietro, pensano di mascherare in questo modo il loro fallimento. Vorrei ricordare a tutto questo codazzo, che ci sono 80.000 utenti, cittadini, esseri umani, non solo elettori, che ogni giorno chiedono servizi, prestazioni alla sanità e spesso lo fanno in emergenza. Evidentemente tutto questo vi sfugge, visto che vi compiacete sia personalmente, sia a nome delle comunità che rappresentate del fatto che non chiudono un Pronto Soccorso che sta scoppiando, un reparto di medicina, ed un punto nascita che serve anche Mistretta, complimenti davvero per lo straordinario risultato ottenuto! Non penso che nessuno pretendesse nulla dalla nuova amministrazione Sottile, visto il poco tempo avuto dalla sua elezione, ma è altrettanto vero che nessuno si aspettava un’atteggiamento così supino al potere, non una parola di disappunto contro questo sistema che in questi anni ha garantito solo commissari straordinari, proclami del Laccoto di turno, promesse da avanspettacolo di finanziamenti, nuovi ospedali, project financing, ecc. In quella sede sarebbe servito solo uno scatto di dignità a difesa dell’Ospedale, del suo potenziamento, e dei bisogni della gente, non c’è stato ne prendiamo atto. Ma voglio guardare avanti e trovare qualcosa di buono da tutto ciò, appare chiaro che il territorio non può farsi rappresentare da coloro che non hanno la capacità di incidere su scelte e programmi, a cui mancano proposte, idee, autonomia. È bene che ciò sia emerso subito alla prima occasione utile. Gli interlocutori devono essere l’assemblea dei sindaci, l’On. Grasso unica deputata del distretto ed il Senatore Mancuso che in passato hanno dimostrato ben altro spessore, rispetto all’inconsistente delegazione formatasi a mio avviso non spontaneamente, vista l’assenza ed il mancato coinvolgimento del Presidente del Consiglio di S.Agata, Dott. Antonio Scurria, personalità tutte che avrebbero garantito senza dubbio ben altra interlocuzione e confronto con il “reggente” della Sanità in questa provincia.
Gianluca Amata, coordinatore “Progetto per Sant’Agata”
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