“Una proposta irricevibile, l’amministrazione comunale di Sant’Agata Militello si opponga fermamente e chieda o il mantenimento dello stato di fatto per i prossimi cinque anni o di lasciare subito i locali”. Gli avvocati del comitato spontaneo a difesa del tribunale di Sant’Agata Militello sbarrano la strada all’ipotesi, avanzata dal presidente del tribunale di Patti, di mantenere la sede santagatese anche dopo la prevista chiusura del 13 Settembre, imposta dal decreto Monti, solo per l’archivio e il contenzioso pendente. La ferma opposizione alla proposta, già espressa in un precedente documento, è stata espressa a maggioranza dall’assemblea dei legali riunita al castello Gallego. Dal punto di vista degli avvocati, infatti, mantenere il carico pendente a Sant’Agata ed i nuovi contenziosi a Patti significherebbe corre il rischio concreto di doversi trasferire anche più volte al giorno tra le due sedi con un inevitabile accavallamento delle udienze, difficoltà logistiche ed inevitabile lievitazione delle parcelle, dall’altra parte, la stessa amministrazione santagatese sa che mantenere una sede “azzoppata” significherebbe continuare a sorbirsi altri costi di gestione, di utenze e di personale, oltreché a precludersi la possibilità di destinare quei locali, interessati di recente da lavori di ristrutturazione, ad altre finalità. In essere, ad esempio, c’è una proposta di assegnare la sede di via Cosenz al Commissariato di Polizia, da decenni ospitato negli angusti locali di via Roma. La soluzione al problema sarà dunque inevitabilmente politica e per questo la questione sarà affrontata nel corso di un consiglio comunale, probabilmente aperto, per la cui richiesta di convocazione si faranno carico due avocati nonché consiglieri, Achille Befumo di maggioranza e Nicola Marchese, del gruppo in appoggio al sindaco.