Orgogliosi della propria storia, fieri di quello che per nove anni l’amministrazione comunale guidata dall’ex sindaco, oggi Senatore, Bruno Mancuso, ha rappresentato per Sant’Agata Militello. E’ un documento tanto forte nei contenuti quanto equilibrato nei suoi toni quello presentato dai consiglieri comunali di maggioranza nel corso dell’ultima seduta di consiglio comunale. Al centro del dibattito ancora l’inchiesta aperta dalla procura della Repubblica di Patti su presunti casi di voto di scambio che avrebbero visto protagonisti esponenti della coalizione a sostegno del sindaco eletto Sottile. Quell’inchiesta è partita da un esposto firmato dallo stimato legale santagatese Pippo Mancuso, corroborato da un’indagine avviata dai Carabinieri con l’ascolto già di decine di testimonianze e l’acquisizione di almeno tre supporti magnetici su cui ci sarebbero registrati riscontri importanti. A stretto giro dopo la pubblicazione della notizia, lo stesso sindaco Sottile sentì l’esigenza di esprimere il suo punto di vista, affidando ad una nota stampa la legittima necessità di affermare i propri principi e valori, umani, professionali e politici. Il documento proposto in aula dai consiglieri non va certo a minare quelle affermazioni personali ma rappresenta una lucida e determinata analisi, andando a contestare, con altrettanta legittimità, i passaggi politici della nota diffusa dal sindaco. La contestazione di un’espressione troppo spesso usata ed abusata, non solo in campagna elettorale, quella di “voltar pagina” connotata nel senso figurato di un lasciarsi alla spalle qualcosa che la città avesse bisogno di dimenticare e la continua ostentazione di un alone di poca scarsa legalità e correttezza. Invece no! I consiglieri di maggioranza scrivono oggi per ribadire la “fierezza dell’appartenenza ad una classe politica che per nove anni ha saputo governare la città…” Come contestare, infatti, i risultati conseguiti in quei nove anni, in termini di realizzazioni di opere, di finanziamenti intercettati, di capacità del paese di crearsi una propria identità ed una sua posizione di rilievo nel panorama degli enti locali siciliani, per giunta in un momento storico- economico in cui la stragrande maggioranza dei comuni, grossi e piccoli che siano, sono stati spesso soffocati. Il tutto ottenuto attraverso procedimenti amministrativi che mai hanno dovuto soccombere ad eventuali giudizi di legittimità da parte di enti qualificati. Risultati ottenuti grazie alla ampiezza progettuale ed organizzativa dell’amministrazione degli ultimi nove anni ed alla sua disponibilità al confronto con le forze politiche e sociali del territorio cittadino e con le professionalità interne alla struttura comunale, considerata non certo terra di conquista piuttosto non trascurabile risorsa per un lavoro sinergico. “La rabbia e l’orgoglio” dunque… eccola la sintesi del documento politico dei consiglieri di maggioranza che, ribadendosi “orgogliosi di rappresentare, in Consiglio Comunale, la continuità politica di chi è stato Amministrazione Comunale” riaffermano il senso di appartenenza di quei santagatesi che non vogliono dimenticare come e quanto Sant’Agata sia cambiata e cresciuta negli ultimi nove anni, aggrappandovisi anzi saldamente per evitare di farsi trascinare nella tela di chi ancora una volta, dieci anni dopo, ripropone il novello scontro tra guelfi e ghibellini tra l’Inganno ed il Rosmarino.
Nota dei Consiglieri
https://www.santagatainforma.it/wp-content/uploads/2013/07/nota-consiglieri-voto-scambio.pdf
Nota Sindaco Sottile
https://www.santagatainforma.it/wp-content/uploads/2013/07/nota-sottile-voto-scambio.pdf
Risposta del Sindaco
https://www.santagatainforma.it/wp-content/uploads/2013/07/nota-stampa-del-29-luglio-2013-pdf.pdf