Sant’Agata Militello continua a collezionare riscontri favorevoli e riconoscimenti sulle progettualità avviate nel recente passato. Dopo il via libera a lavori per la realizzazione dell’Elisuperficie di Protezione Civile in contrada Pianetta ed il finanziamento, col settimo posto in graduatoria, del progetto di ristrutturazione del campo sportivo “Fresina”, la nuova pronuncia favorevole giunge oggi dalla Soprintendenza ai Beni culturali ed ambientali di Messina che ha notificato l’autorizzazione paesaggistica riguardo al progetto esecutivo per il completamento del Porto di Sant’Agata Miitello. L’autorizzazione è firmata dal soprintendente architetto Salvatore Scuto e della responsabile dell’Unità operativa architetto Anna Maria Piccione. L’oggetto dell’autorizzazione riguarda la distribuzione delle aree destinate a verde, di parcheggi e percorsi carrabili, nonché di una riproposizione dei vari edifici che compongono l’edilizia portuale. Il progetto del Porto dei Nebrodi di Sant’Agata Militello prevede in particolare quattro comparti, trasporto passeggeri, peschereccio, commerciale e turistico con un molo di sopraflutto di 1150 metri, di cui 75 metri da ultimare e il sottoflutto di 650 metri. Questo secondo braccio è quello che dovrà essere costruito non appena partiranno i lavori già aggiudicati nel 2010 dalla Sigenco ed oggi trasferiti in capo alla Cogip Infrastrutture Spa, con la quale il comune ha firmato lo scorso Marzo il contratto d’appalto. Tra le opere da realizzare anche la banchina di riva di collegamento tra i due moli, che prevede al suo interno servizi igienici, distributore carburante, una gru fissa, lo scalo d’alaggio con travel lift, officina da diporto e per pescherecci e degli edifici per attività commerciali a servizio della nautica, bar – ristornate, punto ristoro, Yachting club e ufficio informazione, oltre al servizio biglietteria e pensilina aliscafi, presidio antincendio ed all’autorità marittima. La somma complessiva dei lavori è di 29 milioni di euro, ma l’avvio dell’opera è stata impantanata da una serie di ricorsi conclusi, allo stato attuale, con la negazione da parte del Tar della sospensiva in merito all’istanza avanzata dalla seconda classificata, la Condotte d’Acqua di Roma, contro il trasferimento di un ramo d’azienda tra la Sigenco ed appunto la Cogip. “L’ottenimento dell’autorizzazione paesaggistica – dichiara il Rup e capo dell’ufficio tecnico comunale ing. Pippo Contiguglia – consente all’impresa di poter avviare i lavori di calcoli per l’impiantistica strutturale da realizzare nella costruzione degli edifici e di quant’altro previsto nel progetto esecutivo”. A quanto sembra, dopo la pausa estiva, al netto delle continue opposizioni legali che fin qui poco o nulla hanno prodotto, stando alle sentenze, per i ricorrenti, l’impresa dovrebbe finalmente avviare i lavori per l’ultimazione di un’opera abbandonata per decenni e riportata alla luce negli ultimi due lustri dall’amministrazione Mancuso, trasformandola da incompiuta per eccellenza a realtà concreta ed ormai prossima struttura portuale tra le più importanti dell’intero sud Italia.
nelle foto in basso: momenti della cerimonia di avvio dei lavori nel Marzo 2008