Non appena sarà trascorsa la caldissima stagione estiva (rovente non certo solo per la temperatura meteorologica) l’amministrazione comunale di Sant’Agata Militello sembra già avere diverse scottanti questioni ad attenderla. Una di queste è quella che riguarda la riorganizzazione della pianta organica comunale, una struttura che, vale la pena ricordarlo, negli ultimi due lustri, lavorando di concerto ed in sinergia con l’amministrazione del tempo, per quanto ogni cosa sia indubbiamente perfettibile, ha contribuito a produrre risultati in termini di progettualità elaborate, di riscontri di legittimità, d’iniziative ed efficienza, ciascun settore per le sue specifiche competenze. L’approccio della neoeletta amministrazione con la struttura comunale fin qui ha consistito in un paio di dichiarazioni, più o meno “d’impatto”, rilasciate entrambe ad un quotidiano regionale, e due provvedimenti temporanei di proroga degli attuali dirigenti, il primo fino al 30 Luglio, il secondo con scadenza il 13 Settembre. Ad intervenire sulla questione pianta organica comunale, adesso, sono da una parte i consiglieri di maggioranza, attraverso un proprio documento politico, e dall’altra il sindacato della Cisl, con una propria nota. Proprio ai quei “rumors” giornalistici succitati, fa riferimento la Cisl: “Non vogliamo, come sindacato, farci condizionare dai “rumors” ma auspichiamo che una eventuale revisione della “macchina comunale” sia frutto del confronto e del coinvolgimento del sindacato, proprio nel rispetto della novellata normativa vigente in materie oggetto di macro-organizzazione e micro-organizzazione”. Questo è quanto dichiarato dal segretario provinciale della Cisl Funzione pubblica Calogero Emanuele, che punta subito dritto al punto: “Riteniamo inusuale il modo come si pensa di procedere rispetto alle prime scelte che la Sua Amministrazione avrebbe operato – si legge nella nota indirizzata al Sindaco -. Auspichiamo che, con il rientro dalla pausa estiva, si possa dar vita ad un confronto ed un dialogo costante sui tanti problemi ed in particolare sulle materie che attengono l’organizzazione e la gestione delle risorse umane dell’Ente e non dovere apprendere da notizie di stampa che è prossima una riorganizzazione interna della struttura organizzativa”. A stretto giro è quindi seguita la nota dei consiglieri di maggioranza, che richiamano una precedente missiva già presentata il mese scorso dal presidente del consiglio Antonio Scurria: “Avvertiamo un senso di inquietudine che nasce per il mancato coinvolgimento, ad oggi, sull’argomento in questione delle forze politiche consiliari e delle rappresentanze sindacali su competenze che, a prescindere dagli obblighi di concertazione che le fonti normative porrebbero a carico dell’Amministrazione Comunale, presupporrebbero invece quelle larghe intese molto spesso invocate da Dr. Sottile quale metodo di lavoro ordinario, anche se su argomenti di minore spessore. Ci preoccupa – scrivono i consiglieri Barone,D’Angelo,Indriolo,Gumina,Sanna,Fazio,Pedalà,Barbuzza, Befumo ed Ortoleva – verificare il senso di incertezza che stanno vivendo al momento i nostri titolari delle posizioni organizzative, che vedono non avviarsi quel rapporto fiduciario che sta alla base del lavoro tra Amministrazione Comunale e Struttura Amministrativa, senza che ciò sia in alcun modo giustificato da valide motivazioni e che impedisce loro di comprendere quale sia la loro dimensione partecipativa al progetto dell’Amministrazione Sottile”.
In allegato le note inviate all’amministrazione comunale dalla Cisl Fp di Messina e dai consiglieri di maggioranza
Maggioranza su pianta organica Cisl su pianta organica
Questa la risposta del sindaco Sottile
“In merito alla presa di posizione di alcuni consiglieri comunali e del rappresentante della Cisl Calogero Emanuele – risponde il sindaco Sottile – rispetto alle determinazioni che il sottoscritto e l’amministrazione starebbero per assumere in materia di riorganizzazione della dotazione organica, si sente il bisogno di chiarire che l’amministrazione-Sottile ha ben chiare quelle che sono, in materia, le prerogative e competenze del consiglio comunale e del sindacato. In questa fase si è solo aperto un confronto interno sul modo migliore di dare attuazione a quanto previsto nel programma elettorale premiato dagli elettori, nel punto in cui si faceva riferimento alla rotazione e riduzione dei dirigenti, che peraltro sono obbligatori per legge. Nel momento in cui si deciderà di avviare il procedimento di modifica del regolamento degli uffici e dei servizi, tanto le Organizzazioni Sindacali, quanto il consiglio comunale, ove si dovesse decidere di operare al di fuori dei criteri dallo stesso fissati, saranno immediatamente coinvolti nei modi e termini di legge, al fine di ottenere il loro prezioso contributo e di porre in essere atti assolutamente in linea con i principi normativi in materia. I tempi si sono in qualche modo allungati, sia per l’esigenza del sottoscritto di acquisire minimi elementi di conoscenza e valutazione dei dirigenti e del personale e per l’opportunità che scelte così importanti vengano assunte con il conforto e l’assistenza giuridica del segretario generale dell’Ente, per l’individuazione del quale non si poteva procedere prima del termine di 60 giorni – conclude il primo cittadino – dall’insediamento del sindaco”.