Il Cga di Palermo ha respinto il ricorso presentato dalla Società Italiana Condotte d’Acqua di Roma contro la precedente pronuncia del Tar di Catania che aveva negato la sospensiva in merito al ricorso avverso il trasferimento del ramo d’azienda tra la Si.Gen.Co e la Cogip Infrastrutture. La ditta romana, giunta seconda in graduatoria nell’appalto aggiudicato nel 2010 dalla Sigenco, si era appellata la Tar contro la delibera di presa d’atto del ‘assaggio del ramo d’azienda tra le due imprese, ratificata dal Comune di Sant’Agata Militello nel Dicembre del 2012. Il tar catanese non ritenette di dover concedere la sospensiva richiesta dall’impresa bensì di sospendere il procedimento e trasferire la definizione del ricorso alle sezioni unite della corte di cassazione, riguardo il regolamento di giurisdizione, così’ come chiesto dalla Cogip. Secondo la Condotte d’Acqua, però, quella proposta di regolamento preventivo di giurisdizione alla Cassazione fu solo uno stratagemma da parte della Cogip per bloccare l’iter giuridico ed impedire la pronuncia del Tar, per questo decise di rivolgersi al Cga. Il consiglio di giustizia amministrativo, come si legge nel dispositivo della sentenza allegato in basso, ha ritenuto, visto il vigente codice sugli appalti, che la posizione dell’esecutore dei lavori ha consistenza di diritto soggettivo con giurisdizione del giudice ordinario sulle relative controversie. La Condotte d’Acqua era difesa dagli avvocati Piero D’Amelio ed Attilio Toscano mentre in giudizio si erano costituite la stessa Cogip Infrastrutture, rappresentata dagli avvocati Giuseppe Aliquò e Angelo Clarizia, e l’impresa Bruno Teodoro Costruzioni, rappresentata dal legale Paolo Starvaggi. L’ultima pronuncia del Cga non fa dunque che accelerare l’iter burocratico verso l’agognato avvio ai lavori per il completamento della banchina di riva, il prolungamento della diga foranea e la realizzazione del molo di sottoflutto, opera da 48 milioni di euro che il Comune di Sant’Agata Militello decise all’epoca di affidare con la formula del’appalto integrato, procedura che, secondo molti, consentì all’ente di risparmiare circa 1 milione di euro della fase progettuale. Il progetto esecutivo, in attesa della presentazione definitiva da parte dell’impresa, ha ottenuto, nei mesi scorsi, il via libera paesaggistico da parte della Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali di Messina
Pdf Ordinanza CGA Porto 5 9 2013