I piccoli comuni siciliani si ribellano all’ennesima imposizione di un governo regionale, quello targato Crocetta, che, attraverso gli scellerati tagli ai trasferimenti, sta decretando il collasso dei piccoli centri, impossibilitati persino a chiudere i bilanci di previsione 2013 (la scadenza è per il 30 Settembre) e non più in grado nemmeno di garantire anche solo i servizi minimi essenziali ai propri residenti. Una situazione drammatica cui i piccoli comuni, attraverso il loro organismo regionale, l’Anci, ha provato a risolvere per vie diplomatiche ufficiali, avanzando proposte che, pur riconoscendo l’esigenza della Regione di provvedere ai tagli, offrivano soluzioni meno traumatiche per i comuni stessi ed in linea, quantomeno, con i trasferimenti, già esigui, degli anni precedenti. Una trattativa che, evidentemente, non ha trovato risposte nel governo regionale tant’è che l’ultima seduta di consiglio regionale dell’Anci ha deliberato la grande mobilitazione generale per il prossimo 26 Settembre a Palermo. I sindaci delle amministrazioni dei piccolo comuni, quelli con meno di 5 mila abitanti, si recheranno a Palermo a bordo degli scuolabus e presidieranno Palazzo d’Orleans per chiedere un confronto col presidente Crocetta