Non sono bastati trecento e più sindaci, rappresentanti di centinaia di migliaia di cittadini siciliani, per aprire le porte del palazzo, per farsi concedere audizione, per far sentire alle istituzioni più alte della Sicilia il grido d’allarme che proviene dalle comunità di grandi e piccoli centri, ridotti al lumicino a causa dei drastici tagli ai trasferimenti regionali. Niente da fare, il presidente Crocetta non c’è, non è in sede, l’osservatorio sulla sicurezza nazionale ha “consigliato” al presidente di stare lontano da Palermo per qualche giorno! Questa la spiegazione ufficiale fornita ai sindaci. Crederci o non crederci, questo il dilemma! A dire il vero sembra una spiegazione a dir poco paradossale, eppoi la stessa manifestazione, organizzata dall’Anci Sicilia era programmata già da tempo con tanto di incontri istituzionali con lo stesso Crocetta e con il presidente dell’Ars Ardizzone già fissati. E invece niente. I sindaci giunti i massa a Palermo da ogni angolo della Trinacria possono riporre, insieme alle proverbiali pive nel sacco, le loro fasce ed i loro gonfaloni nei portabagagli. Si ritorna Martedì, dicono, quel giorno, cessato forse l’impellente rischio di sicurezza nazionale, Crocettà li riceverà. “Uno sgarbo”, questo il commento ufficiale pubblicato sul sito dell’Anci siciliana che aveva organizzato la mobilitazione. “L’obiettivo era quello di ottenere risposte precise dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, e dal presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, a conclusione di una manifestazione organizzata da oltre un mese, in base ad una precisa piattaforma di rivendicazioni, annunciata più volte dai media e preceduta da mesi di incontri”, si legge nella nota diffusa dall’Anci. “Alla manifestazione di oggi – spiegano Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente vice presidente vicario e segretario generale dell’Associazione dei comuni siciliani – era presente tutta la Sicilia e mancava solamente il presidente della Regione, uno sgarbo istituzionale che ha lasciato i nostri sindaci molto amareggiati e che non aiuta ai fini di una ripresa delle normali relazioni istituzionali. Per questo motivo, abbiamo deciso, assieme agli amministratori, che non vi erano le condizioni per aprire, in questa sede, un confronto con gli assessori Bianchi e Valenti. Riteniamo, infatti, che dopo mesi di trattative l’unico interlocutore veramente autorevole sia il Presidente della Regione”. “Pochi minuti fa Crocetta – concludono dall’AnciSicilia – ha assicurato che martedì 1 ottobre, assieme ai capigruppo all’Ars, incontrerà i sindaci e i presidenti dei consigli dei comuni siciliani. Sarà quella l’ultima occasione utile di dialogo per riportare le risorse del Fondo delle Autonomie locali ai livelli del 2012 e per istituire in tempi brevi un’unità di crisi in cui affrontare in maniera organica i problemi che assillano tutti i comuni dell’Isola”.