All’ultima chiamata dopo una serie di tentativi andati a vuoto i sindaci di 57 comuni della fascia tirrenico nebroidea della provincia di Messina sono riusciti a “partorire” la Srr Nebrodi, la nuova società, imposta dalla legge, che andrà a rilevare dal prossimo 1 ottobre le funzioni che finora erano state assolte dalle Ato rifiuti. Dopo ore di assemblea al castello Gallego nelle quali si è consumato l’ennesima battaglia geopolitica sotto traccia, indiscusso vincitore ne è venuto fuori il Pd della corrente Laccoto che ha piazzato due dei cinque componenti nel cda con il sindaco di Brolo, Salvo Messina, più votato con 33 preferenze e quello di Torrenova, Salvatore Castrovinci. Assieme a loro nel consiglio di amministrazione il sindaco di Santo Stefano di Camastra Francesco Re, di Militello Rosmarino, Calogero Lo Re e di Santa Domenica Vittoria, Giuseppe Patorniti. Clamorosa esclusione dall’organismo di governance del nuovo consorzio dei rifiuti del comune di Sant’Agata Militello, negli anni scorsi centro capofila dell’ormai estinto Ato Messina1. Il rappresentante santagatese, il sindaco Sottile, originariamente propostosi per una candidatura nel cda ha infatti ritirato la sua partecipazione alla corsa. Sant’Agata non sarà dunque rappresentata nell’organo decisionale ma ha ottenuto l’individuazione della sede operativa, mentre quella legale sarà la provincia di Messina così come stabilito nell’assemblea del 16 Maggio. Insieme a Sant’Agata, fuori dal cda anche Patti, altra grande sconfitta col blocco Aquino costretto a soccombere anche nell’individuazione della sede, e Capo d’Orlando, che però si era da subito chiamata fuori dai giochi con il proprio sindaco Sindoni che ha storicamente contestato la nascente società. Come detto l’assemblea è vissuta su una falsa riga di contrapposizioni geo politiche che hanno visto fronteggiarsi due fazioni, il gruppo vincente, ex Ato1 più Brolo ed altri piccoli centri collinari ed il gruppo ex Ato Me2, con Patti capofila che aveva stretto un asse anche con Mistretta. In tale contesto è stata attribuita la sede operativa tramite il primo atto del neonato cda. Il sindaco di Piraino Maniaci e di Falcone Cirella, hanno preannunciato ricorsi per presunti procedure non lecite. I lavori sono stati inizialmente presieduti dal commissario della provincia di Messina Filippo Romano, quindi dall’architetto Alibrandi, alla presenza del Notaio Rita Monica. Tre i comuni assenti all’appello, quello di Naso, Tortorici e Cesarò che sono stati sostituiti dai commissari ad acta inviati dalla Regione. Così facendo le funzioni degli Ato, tra cui il passaggio del personale ex comunale e dei dipendenti degli stessi ambiti soppressi, transiteranno, senza soluzione di continuità, nelle nuove Srr.