Le due associazioni giovanili presenti a Sant’Agata non dispongono ancora di una sede in cui incontrarsi per organizzare eventi e manifestazioni culturali. Si ritorna sull’argomento, dopo l’ultimo consiglio comunale, a seguito di una mozione presentata dai consiglieri comunali di maggioranza/opposizione Barone e D’Angelo, relativa, per l’appunto, alla individuazione di appositi locali per le Associazioni Giovanili. La mozione è stata approvata all’unanimità. L’amministrazione comunale si impegna dunque a trovare dei locali, il problema però è: “quali?” e “quando?”. Pare che gli unici locali che potrebbero essere disponibili –proposti anche questi, tra l’altro, proprio dal consigliere Barone– siano già destinati ad altri enti. Abbiamo raccolto le dichiarazioni dei due presidenti delle Associazioni sopraccitate. Davide Di Marco (Giovani per Sant’Agata) ci dice: “Così come successo con l’amministrazione Mancuso, anche l’attuale amministrazione ci ha fatto capire, tramite l’intervento in consiglio comunale, che ha difficoltà a trovare locali per i giovani. Purtroppo dobbiamo prendere atto che nessuno ha mai voluto, probabilmente, impegnarsi al 100% per trovare una soluzione. E’ questo che dispiace: che due associazioni giovanili che operano a Sant’Agata da molti anni (Giovani Per Sant’Agata da 5 anni), debbano continuare a riunirsi nei bar o per strada. Continuiamo a sperare che la situazione si risolva al più presto, ma nessuno ci indica una data entro la quale trovare la sede per i giovani. Indubbiamente continuiamo ad essere delusi dalla politica santagatese”. Andrea Sturniolo (Ass. Agorà) ribadisce: “Le nostre istanze sono state finalmente oggetto di una mozione consiliare che, approvata all’unanimità, ha impegnato l’amministrazione Sottile ad individuare, in tempi brevi, appositi locali da rendere fruibili a tutte le associazioni giovanili santagatesi. Tuttavia non posso considerarmi altrettanto soddisfatto dalla risposta che l’amministrazione Sottile ci ha dato durante la seduta del Consiglio ed in modo particolare dall’intervento strumentale di qualche consigliere comunale. Tutte le soluzioni offerteci sono impraticabili o prevedono purtroppo tempi lunghissimi di attuazione; a mio avviso, non è assolutamente praticabile come soluzione quella di utilizzare, una volta ultimato, il salone ancora incompleto della Chiesa San Francesco d’Assisi, visti i tempi troppo lunghi necessari per il suo completamento; né, tantomeno, quella di utilizzare la ex Colonia di Iria che, pur essendo spaziosa, sarebbe difficile da raggiungere dai ragazzi. Continueremo ad organizzare eventi di varia natura per il nostro Paese, con la speranza che le nostre aspettative non finiscano ancora per essere deluse”.
RosaMaria Castrovinci