Il terremoto politico innescatosi da diverse settimane al comune di Brolo è culminato oggi con le dimissioni del sindaco Salvo Messina, eletto per il secondo mandato nel 2012, e contestualmente dei consiglieri comunali del gruppo di maggioranza. A travolgere politicamente il primo cittadino brolese, da dodici anni protagonista della vita amministrativa del centro del castello al fianco del deputato regionale del Partito Democratico Giuseppe Laccoto (trai i primi sostenitori e referenti politici dell’amministrazione di Sant’Agata Militello) la vicenda legata a presunti mutui fantasma accesi dal comune di Brolo per la realizzazione di un palasport mai nato e per i lavori di adeguamento della scuola elementare. Le denunce del gruppo di opposizione portarono, mercoledì scorso, ad un clamoroso blitz della polizia giudiziaria negli uffici del comune col sequestro di computer e documenti vari e la notifica di cinque avvisi di garanzia per funzionari comunali e lo stesso sindaco Messina, spiccati dalla Procura della Repubblica di Patti. Proprio in seguito a quegli sviluppi, il sindaco Messina dovette assistere ad uno scollamento della sua maggioranza, con le dichiarazioni di fuoco in aula consiliare del presidente del consiglio Maria Ricciardello e la presa di distanze del capogruppo Elisabetta Morini. Metabolizzato lo scossone, Salvo Messina ha optato per un gesto di grande responsabilità e dignità, riconoscendosi politicamente colpevole di scelte evidentemente sbagliate ma ribadendo, con estrema fermezza, la sua estraneità ai fatti giudiziari, sui quali saranno gli organi competenti a fare luce. Insieme al sindaco Salvo Messina sono giunte al protocollo del comune di Brolo anche le dimissioni dei consiglieri di maggioranza, che comporteranno dunque la decadenza dell’intero consiglio comunale e la nomina del commissario straordinario con funzioni di giunta e consiglio fino alle prossime elezioni amministrative da celebrare, con ogni probabilità, tra la primavera e l’estate 2014.