Riassunto delle puntate precedenti. L’assessore regionale alla sanità Lucia Borsellino, nella sua visitina a Sant’Agata Militello della scorsa settimana, lancia quella che sarà la sua proposta ufficiale per la riorganizzazione degli ospedali della zona tirrenico-nebroidea, con Sant’Agata Militello e Mistretta che diventano “ospedali riuniti” e Patti che invece resta in piedi da solo. Giovedì, invece, tra lo stupore di tutti, la bozza presentata in commissione sanità, che ha suscitato un coro di polemiche trasversali, tanto da consigliare un ritiro all’assessore ed un nuovo giro di discussione tra le aziende sanitarie e i rappresentanti politici, contiene l’individuazione di un unico distretto ospedaliero con Patti-Sant’Agata-Mistretta di nuovo tutti insieme al pari dell’altro distretto della provincia che mette assieme Barcellona-Milazzo-Lipari e Taormina. Infine, ecco l’ultima bozza, quella consegnata Venerdì ai componenti della commissione sanità che cestina la precedente. Nella seconda bozza Sant’Agata e Mistretta tornano “riuniti”, Patti di nuovo da solo, poi Barcellona-Lipari-Milazzo e, in autonomia, Taormina. Fine della telenovela, almeno per adesso. Dunque in un modo o nell’altro hanno provato a metterci una pezza, hanno detto si trattava di un semplice errore di trasmissione della prima bozza in commissione sanità. Presa per buona la spiegazione, anche se il dubbio resta sul perché esistesse comunque quell’altra bozza o se la stessa sia stata modificata repentinamente dopo il coro di polemiche, fuori da ogni considerazione di sorta l’elemento oggettivo è dato dal piano di riorganizzazione degli ospedali, l’ultimo e si spera definitivo (quello che vi proponiamo nel pdf allegato).
Vediamo dunque cosa prevede quel piano per gli ospedali riuniti Sant’Agata Militello –Mistretta: Sei unità operative complesse per l’ospedale santagatese: Cardiologia, 6 posti letto + 2 day hospital; Chirurgia generale 10 + 2; Medicina generale 20 posti letto; Ortopedia e traumatologia 14 posti; Ostetricia e ginecologia 8 posti; Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura 15 posti. La pediatria torna, invece, ad essere unità operativa semplice con 6 posti letto. La dotazione di posti, a partire dal 2014 sarà dunque di 87 posti letto. Per Mistretta, invece, sono 36 i posti letto tra Medicina e chirurgia, cui si sommano 40 di riabilitazione e 16 di lungodegenza, per un totale di 92 posti. Soglie che consentono, dunque, ai due ospedali di superare lo scoglio del decreto Balduzzi per la sopravvivenza. A caratterizzare la vicenda, comunque, non c’è che dire, una grandissima confusione. Sulla questione è intervenuta la deputata regionale di Grande Sud Bernardette Grasso, sindaco di Capri Leone: “ La proposta che ci era stata consegnata in commissione indicava inizialmente come Ospedali Riuniti Patti – Sant’Agata e Mistretta, smentendo ciò che la stessa Borsellino aveva annunciato. Con i colleghi Picciolo e Germana – sostiene la Grasso in un proprio comunicato stampa- ci siamo attivati affinchè l’ospedale di Patti, con l’emodinamica ed il ripristino dei posti letto della riabilitazione post acuzie, potesse mantenere la sua autonomia e i presidi Sant’Agata e Mistretta venissero considerati riuniti, in modo tale da superare complessivamente lo sbarramento dei 120 posti letto mettendoli al riparo dal rischio chiusura come disposto dal decreto Balduzzi. Prendo atto della nuova proposta che mi è stata consegnata ieri per cui su quella indicazione bisognerà andare avanti. Non è possibile – conclude la deputata di Grande Sud – assegnare un ruolo di urgenza emergenza al presidio di Sant’Agata Militello e privarlo della dotazione organica. La cardiologia, ad esempio con il sottodimensionato organico medico e infermieristico, sta letteralmente scoppiando dovendo assicurare oltre le urgente anche il servizio al reparto e l’affollato ambulatorio; deve essere posto fina a quell’assurda organizzazione delle analisi cliniche con prelievi effettati a Mistretta, a Sant’Agata Militello ed a Capo d’Orlando e le provette da esaminare trasportate a Patti; non è possibile non dotare l’ospedale di Sant’Agata Militello di apparecchiature e strumentazioni idonee per consentire prestazioni adeguate”.