“Happy Birthday Jesus”, concerto di Natale del coretto Santa Lucia, alla sua II edizione, si è svolto lo scorso 23 dicembre all’interno della Chiesa S. Francesco d’Assisi di Sant’Agata Militello. La prima edizione si era svolta all’interno della Chiesa Santa Lucia ed era stata un successo. Quest’anno l’esito positivo è stato quasi doppiato, grazie ad una Chiesa spaziosa e accogliente e all’impegno e alla passione degli organizzatori. La direttrice del coretto, Rosalba Costa, è stata coadiuvata nell’organizzazione di questo evento dagli stessi membri del coretto Santa Lucia e dagli amici di “I Love Pino”, gruppo di giovani santagatesi promotori di molte attività nell’ultimo anno. “Happy Birthday Jesus”, Buon Compleanno Gesù, è il nome scelto per il concerto, ed è proprio questo che festeggiamo ogni 25 dicembre, scambiandoci regali come si fa proprio in occasione di un compleanno. E il coretto Santa Lucia quest’anno ha voluto fare un regalo a qualcuno che ne ha davvero bisogno, ci dice infatti Rosalba Costa: “La seconda edizione del concerto ha voluto dare un segno tangibile di solidarietà abbracciando la causa di un nostro giovane connazionale, Fabrizio Pinna, colpito lo scorso mese dall’alluvione che ha messo in ginocchio molte zone della Sardegna. Ci siamo messi in contatto con la madre, Francesca Cavassa, e grazie alla generosità della comunità parrocchiale potremo fare a Fabrizio un gran bel regalo di Natale”. La storia di Fabrizio è stata proiettata attraverso un video durante il concerto, per far conoscere alla comunità questo dolcissimo ragazzo di 15 anni che, circa otto anni fa, è stato colpito da una malattia rara, a tutt’oggi ancora di natura ignota. Prima era un bambino come tutti gli altri che sognava di giocare a calcio e magari di riuscire a farlo nella sua squadra del cuore, la Juventus. La sua vita e le tappe del suo sviluppo sono state normali sino ai sei anni, poi sono comparsi i sintomi di una malattia che gli impedisce di coordinare i movimenti, e gli è stata diagnosticata una atassia cerebellare di natura ignota. Ma l’atassia è una malattia genetica e nel genoma di Fabrizio, che è agli studi, fino ad oggi non è stata trovata nessuna anomalia. “Com’è possibile che una malattia genetica si manifesti senza anomalie genetiche? –si chiede la madre Francesca Cavassa– Noi vogliamo solo capire. E vorremmo l’aiuto dello stato”. A febbraio Fabrizio dovrà partire per gli Stati Uniti d’America, direzione Maryland, dove è situato l’unico centro al mondo specializzato in malattie rare: il NHGRI, National Human Genome Research Institute, di Bethesda. Per Fabrizio e la sua famiglia questa non sarà una vacanza. I medici americani lo sottoporranno ad una serie infinita di esami clinici di ogni tipo, anche quelli che non sono stati fatti in Italia, e per affrontare una situazione del genere servono molti soldi. Come se non bastasse tutto questo, Fabrizio ha perso anche la casa durante l’alluvione dello scorso 20 novembre in Sardegna e così la situazione si è fatta ancora più complicata. Per fargli arrivare la loro vicinanza i ragazzi del coretto Santa Lucia hanno inviato a Fabrizio un video con i loro auguri, e Fabrizio ha ricambiato con un altro video di auguri e ringraziamenti che è stato proiettato a chiusura del racconto della sua storia. I ragazzi hanno realizzato due scatole, posizionandole nei pressi delle due entrate della Chiesa che sono rimaste aperte durante la serata, una a forma di casa e l’altra a forma di pacco regalo, proprio per simboleggiare il doppio dono che sarebbe stato possibile fargli, per la casa e per le cure. La generosità dei presenti ha fatto il resto: sono stati raccolti infatti 880 euro che saranno inviati a Fabrizio Pinna su un conto corrente bancario istituito proprio per aiutarlo. Chiunque può inviare la propria offerta seguendo le indicazioni presenti nel sito del Comitato Pro-Fabrizio (http://www.profabrizio.eu/come_aiutarmi.html). Alla fine del concerto non sono mancati i ringraziamenti del parroco Don Gaetano Franchina ed i complimenti delle autorità presenti. È stata una serata che ha lasciato dei bei messaggi, il primo viene direttamente dalla presenza stessa del coretto Santa Lucia, la direttrice Rosalba Costa ci dice infatti: “ritengo che sia positivo e incoraggiante il fatto che, oggi come oggi, i bambini non frequentino solo scuole di ballo o di calcio ma anche attività promosse dalle nostre parrocchie, questo è segno del fatto che, fortunatamente, certi valori sono ancora ben radicati in noi” e, oltre a quello di letizia del concerto di Natale, il messaggio più significativo è senza dubbio quello dell’importanza della solidarietà, perché, come diceva Don Pino Puglisi, “e se ognuno fa qualche cosa, allora si può fare molto”.
RosaMaria Castrovinci