L’amministrazione comunale di Sant’Agata Militello bocciata aspramente dai sindacati. Questa volta l’oggetto del contendere è il prospettato utilizzo del personale contrattista ed Asu del Comune per il servizio di raccolta rifiuti. E’ durissima la nota (vedi pdf sotto) firmata dai responsabili della Cisl, Calogero Emanuele, segretario generale funzione pubblica, e Turuzzo Miceli, segretario zonale che mettono sotto accusa il sindaco: “Sottile ancora una volta non rispetta le relazioni sindacali – affermano i rappresentanti della Cisl -. 30 lavoratori rischiano il posto di lavoro, manca un piano di razionalizzazione, programmazione e risparmio per i cittadini e tutto è fatto all’insegna dell’improvvisazione”. Ciò che i sindacati contestano è il solito tentativo dell’amministrazione di bypassare i canali istituzionali nell’assunzione di decisioni importanti, dando altresì sfogo alle dichiarazioni di stampa per rendere noti propositi che andrebbero invece ponderati al tavolo delle trattative come previsto da prassi e normative: “ Ancora un’altra comunicazione tramite stampa da parte del Sindaco Sottile – scrive la Cisl -. Questa volta riguarda la raccolta dei rifiuti ipotizzando l’utilizzo del personale Contrattista ed ASU del Comune, finalizzato a risparmi e contenimento della spesa. Ma tutto questo senza aver fatto il necessario accordo con le organizzazioni sindacali in merito a criteri, metodo, dotazione organica necessaria, categorie, profili, professionalità necessarie”. I sindacalisti pongono quindi interrogativi sulla gestione che in questi mesi è stata fatta della problematica rifiuti a Sant’Agata “La Tares non deve coprire l’intero costo del servizio come previsto dal decreto salva Italia? – chiedono i sindacalisti -. Lo dice la legge. Siamo conviunti che il contenimento va ricercato in altri tavoli a cominciare dal controllo del territorio, alla verifica delle utenze, dalle residenze, domicili, occupazioni e residenze estive. Temiamo che un sistema misto gestito in forma diretta ed una parte esternalizzare, fará lievitare i costi a carico sempre dell’utenza”. Quindi ecco l’attacco diretto alla gestione “in house” del servizio che l’amministrazione sta mettendo in atto nell’immobilismo più totale sulle procedura che dovrebbero invece portare alla definizione del piano d’ambito dell’Aro: “Sottile, che è il sindaco del Comune capofila della defunta ATO, – scrive la Cisl – dovrebbe intervenire per capire cosa sta facendo la nuova SRR e le ARO, invece continua con ordinanze di dubbia legittimità, sapendo che le disposizione regionali e le direttive assessoriali impongono obblighi e assunzioni di determinazioni in merito alla celebrazione di gare di appalto, approvazione di regolamenti e definizione di piani finanziari, salvaguardia dei livelli occupazionali”. Il sindacato poi lancia un preciso riferimento ad un presunto “governo ombra” che aleggerebbe alle spalle dell’amministrazione santagatese: “Anche questa volta – prosegue il comunicato – Sottile decide unilateralmente, ma sempre con la strategia del gruppo ombra santagatese ed attraverso l’informazione mediatica. Si dovrebbe occupare come salvare i 30 posti di lavoro e nel contempo dare vita ad un piano di razionalizzazione e di pianificazione per far funzionare al meglio il servizio e come fare risparmiare i cittadini che sono costretti a subire una gravosa Tares che è frutto delle decisioni verticistiche e non partecipate e privi di un vero coinvolgimento dei portatori di interesse. Sul personale comunale . prosegue la Cisl – vogliamo ricordare al Sindaco che proprio lui assieme al Segretario comunale nel mese di Novembre aveva assunto l’impegno di aprire il confronto e di portare a soluzioni tutte le questioni rimaste insolute. Non abbiamo notizie. Ma evidentemente il vizio è sempre lo stesso. Il provvisorio diventa definitivo, e procedono a passo spedito a rideterminare la dotazione organica ed approvare il piano del fabbisogno senza l’obbligatorio confronto con il Sindacato. Penso che ormai siano maturate le condizioni per chiamare in causa il giudice del lavoro circa i profili di compatimenti sindacali perpetrati sin’oggi dal Sindaco Sottile e dalla sua Amministrazione”. Infine arriva la stoccata conclusiva: “A Sottile vogliamo ricordare che il sindaco e gli amministratori sono espressioni delle collettività e come tali hanno l’obbligo di rappresentare e tutelare i cittadini, i lavoratori ed avere rispetto dei ruoli, anche di quelli sindacali. Ma evidentemente gli “amministratori ombra” non la pensano così. Pensiamo che deve riconsiderare le sue posizioni ed ancora una volta, anche su questa vicenda, chiediamo il confronto per capire quale piattaforma e quale valutazioni sui costi, sui benefici e sui risparmi sono state fatte e quali misure possono essere intraprese per trovare soluzioni praticabili mettendo al primo posto l’interesse generale e non quello particolare”.