Ancora una volta l’amministrazione comunale di Sant’Agata Militello finisce nel mirino per il suo immobilismo. Questa volta è il sindacato della Cisl a pungolare la giunta santagatese denunciando il nulla di fatto sulle opere pubbliche finanziate e bloccate . La Filca Cisl, nel denunciare l’immobilismo dell’amministrazione comunale, sottolinea quindi la disperazione di tanti lavoratori edili della zona tirrenica e nebroidea. Ecco di seguito il comunicato firmato dal segretario generale della Filca Cisl di Messina Giuseppe Famiano.
“Opere pubbliche finanziate per 44 milioni di euro, alcune già appaltate, altre da appaltare o bloccate dalla burocrazia. La Filca Cisl di Messina accende i riflettori su Sant’Agata di Militello denunciando lo stallo di diverse opere pubbliche che potrebbero dare un sollievo all’edilizia della zona tirrenica e nebroidea. L’elenco è lungo e parte dal Porto dei Nebrodi, l’adeguamento del depuratore, la riqualificazione di villa Falcone e Borsellino, il collettore fognario, la riqualificazione ex sede ONMI, la riqualificazione dell’ex cinema Pidocchietto, la riqualificazione di Villa Bianco, la riqualificazione dello stadio Fresina, la riqualificazione via Peschiera-Via pace, la riqualificazione di piazzale Vicari, la spiaggia attrezzata, l’adeguamento strutturale sismico della scuola Capuana e, infine, il parcheggio in contrada Muti. “Annunci e parole al vento dei politici di turno sono ormai superflue – commenta duramente il segretario generale della Filca Cisl di Messina, Giuseppe Famiano – È arrivato il momento di cambiare il volto di S. Agata di Militello, di ridare occupazione e speranza a tanti lavoratori. È inaccettabile l’immobilismo dell’amministrazione comunale che non si attiva per far ripartire l’edilizia e non si preoccupa dello sviluppo della propria città, condannandola sempre più all’impoverimento”. Il sindacato degli edili, già nello scorso novembre, ha chiesto al sindaco Sottile la stipula del Protocollo d’intesa “ Sviluppo- Legalità – Occupazione nel settore edile” , con cui le imprese aggiudicatarie di lavori pubblici si impegnano ad utilizzare prioritariamente manodopera locale. “L’obiettivo era dare risposte occupazionali ai tanti lavoratori edili disoccupati – spiega Famiano – Dapprima abbiamo ottenuto la massima disponibilità da parte del sindaco e poi solo silenzio e disinteresse. I politici santagatesi non si rendono conto che molte famiglie si trovano in gravi difficoltà economiche e a stento riescono ad acquistare i beni di prima necessità e non arrivano neanche a fine mese. C’è bisogno di meno immobilismo e litigi e di una fattiva collaborazione politica tra amministrazione comunale e gruppo d’opposizione per la crescita di Sant’Agata. Lasciate da parte le beghe e lavorate insieme – conclude il segretario provinciale della Filca – per dare risposte concrete a tutte quelle famiglie che vivono giornalmente il dramma della disoccupazione e della precarietà”