E’ condotta dalla Guardia di Finanza di Sant’Agata Militello l’inchiesta su presunti episodi di voto di scambio alle ultime amministrative di Acquedolci del 2012. Dopo il primo filone, emerso nel Luglio del 2013, in merito ad un presunto scatto fotografico avvertito all’interno di una cabina elettorale, che portò all’indagine nei confronti di sei persone, questa volta la notifica di conclusione del procedimento riguarda sei persone, il sindaco Ciro Gallo, il vice sindaco Antonino Giambò, il figlio Salvatore ed ancora Antonino Calà Campana, nipote del candidato al consiglio comunale Cirino Rotelli ed altri due cittadini acquedolcesi Francesco Magistro ed Antonino Calabrese. La vicenda nasce da un esposto presentato dal candidato sindaco sconfitto Sergio Mezzanotte. L’inchiesta ha messo nel mirino in particolare alcuni specifici episodi, ancora ovviamente tutti da verificare e sui quali si cercherà di far luce. Al sindaco Gallo e ad Antonino Calà Campana viene contestata una presunta offerta di denaro, 300 euro, nei confronti di una famiglia acquedolcese. Sempre al Calà Campana, viene quindi attribuita la richiesta di preferenze elettorali in favore dello zio previa fornitura di generi alimentari. Al Antonino Giambò , nella qualità di vice sindaco, viene invece contestato il provvedimento del Maggio 2012 col quale veniva assegnato un alloggio popolare revocandone l’assegnazione al precedente titolare. Per Giambò è ipotizzato quindi anche l’abuso di ufficio. Al figlio Salvatore, invece, sono ascritte presunte offerte di denaro e promesse di assunzioni per veicolare le preferenze nei confronti del padre. Promessa di assunzione in cambio di voti sono contestate anche a Francesco Magistro mentre ad Antonino Calabrese l’accusa contesta l’essersi introdotto con forza all’interno della cabina elettorale del seggio presso cui aveva accompagnato il padre. Sereno e determinato sull’esito della vicenda il sindaco Ciro Gallo: “Siamo fiduciosi nel lavoro della magistratura ed attendiamo serenamente che la giustizia faccia il suo corso – ha detto Gallo -. E’ incredibile come i nostri avversari politici, che non si sono rassegnati all’esito schiacciante delle urne, possano gettare fango su Acquedolci aggrappandosi ad isolati episodi, tutti da verificare e dimostrare, ai quali, in ogni caso, personalmente sono del tutto estraneo. Come sempre attendiamo con fiducia il verdetto delle autorità competenti – conclude Gallo – cui abbiamo già presentato le nostre memorie difensive”.