Si sono svolti presso il Tribunale di Patti, di fonte al Gip Maria Pina Scolaro ed al procuratore della Repubblica Rosa Raffa, gli interrogatori di garanzia dei tre funzionari dell’ufficio tecnico comunale di Sant’Agata Militello raggiunte da provvedimento cautelare nell’ambito dell’operazione “Camelot”, sulla presunta gestione illecita di alcuni appalti. Dei tre tecnici ristretti agli arresti domiciliari, sia l’ingegnere Giuseppe Contiguglia sia l’architetto Antonino Naso si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. “Attendiamo di valutare attentamente le singole contestazioni mosse agli indagati”, hanno fatto sapere i legali di fiducia, Pippo Mancuso e Massimiliano Fabio per Contiguglia, Luciano Coppolino e Rosario Di Blasi per Naso. Ha invece risposto alle domande del Gip l’altro tecnico agli arresti domiciliari, l’ingegnere Calogero Silla. “Siamo soddisfatti per l’esito del confronto svoltosi nella massima serenità e nel rispetto delle posizioni di ognuno”, ha dichiarato l’avvocato Alfio Pappalardo che assiste Silla. “Il mio assistito – prosegue il legale – ha chiarito la sua posizione, ha spiegato quale fossero le sue mansioni e come fosse l’organizzazione del lavoro all’interno dell’ufficio tecnico”. La difesa ha quindi avanzato richiesta al Gip di revoca delle misure cautelari o, in alternativa, attenuazione delle stesse.