A risultare decisiva è stata la spinta dei sindacati, in primis di Cisl e Uil, ai quali, dopo iniziali dichiarazioni discordanti rilasciate nei giorni scorsi alla stampa, si è aggregata anche la Cgil. Le tre sigle sindacali più rappresentative hanno infatti presentato un documento unitario, poi fatto proprio e condiviso dall’assemblea dei sindaci del Distretto sanitario 31, per dire no all’ipotesi, definita “favola” da molti, tra cui il Senatore Mancuso, della ripresa del faraonico progetto della realizzazione dell’ospedale di contrada Cuccubello, con 27 milioni a disposizione, scegliendo invece di destinare le risorse disponibili per il potenziamento dell’esistente ed il miglioramento dell’offerta sanitaria sul territorio dei Nebrodi. Sull’argomento è stata incentrata la riunione svoltasi sabato pomeriggio a Sant’Agata Militello, alla presenza di una decina di sindaci del distretto. Sulla questione Cuccuello, l’indicazione giunta dai sindacati, espressa nel documento unitario (vedi pdf sotto) e poi condivisa dai sindaci è stata chiara: “Un tempo – si legge nella nota – per la costruzione del nuovo Ospedale forse 27 milioni potevano bastare, oggi, nel caso in cui trattasi di risorse a destinazione vincolata, il tutto deve passare da una pianificazione del percorso certo e dalla definizione dell’iter procedurale per la definizione del progetto esecutivo e definitivo e quindi con la certezza delle risorse necessarie per la nuova costruzione. Sicuramente, però, non può essere tralasciata la programmazione di risorse, a breve termine, per il miglioramento, l’ammodernamento e potenziamento delle strutture esistenti”. L’incontro dei sindaci del distretto non ha riguardato però solo la questione Cuccubello, bensì anche l’intera rivisitazione della rete ospedaliera, di stretta attualità, con le innumerevoli bozze presentate e poi ritirate dall’assessore regionale alla salute Borsellino. “Emergono forte criticità – hanno evidenziato i sindacati – per il taglio di n. 10 posti letto per acuti all’U.O.C. di Medicina Generale che invece il suo mantenimento insieme all’U.O.C. di Cardiologia rappresenterebbero le uniche UU.OO. di tipo medico che ricoverano pazienti acuti presenti nel P.O. Per quanto attiene l’U.O.C. di Cardiologia sarebbe auspicabile che i 2 posti di D.H. fossero convertiti in 2 posti di U.T.I.C. per rendere l’U.O.C. autonoma nella gestione quanto meno delle urgenze di tipo aritmologico con possibilità di procedere alla cardiostimolazione. Sarebbe altresì auspicabile che fossero attivati n. 2 posti di terapia semi-intensiva in modo da rendere più sicuro il percorso post-operatorio in relazione alle tre UU.OO.CC. di tipo chirurgico (chirurgia generale, ostetricia ed ortopedia). Come sarebbe auspicabile mantenere almeno N. 2 posti letto indistinti in regime di D.H. in comune per i servizi di Audiologia, Neurologia e Talassemia,Chiaramente è necessario guardare all’integrazione ospedale-territorio e quindi in correlazi. e a ciò che devono rappresentare i Presidi Territoriali di Assistenza ed i Punti Territoriali di Emergenza, dando la giusta distribuzione su tutto il territorio distrettuale e, soprattutto per il PTA di Sant’Agata di Militello allocare i vari ambulatori tutti nella nuova struttura e mantenere ed implementare i sevizi amministrativi funzionali al PTA ed Distretto nel Palazzo di Via Catania che oggi risulta fortemente sotto utilizzato”.
Pdf documento sindacati distretto santagata