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Capi area, Sottile appieda la dottoressa Cappello

Conf_Stamp_TeatroQuesta volta può dirsi che la missione sia veramente completata e compiuta. Al terzo tentativo, dopo i precedenti provvedimenti di nomina temporanea (Ottobre 2013 e Gennaio 2014) dei capi area responsabili dei settori comunali, che avevano prodotto la scrematura di altri validi funzionari, il sindaco di Sant’Agata Militello Carmelo Sottile è riuscito ad “appiedare” anche la dottoressa Angela Cappello (nella foto con l’amministrazione per la presentazione della rassegna teatrale). Con data 31 Marzo sono stati, infatti, emessi i nuovi provvedimenti di individuazione dei funzionari responsabili di area al comune, consistenti in cinque proroghe di incarico, una nuova nomina ed un caso di “ripescaggio”. Prorogato l’incarico dirigenziale per Nino Bertolino (vice segretario, affari legali, segreteria, attività produttive senza Suap ed organi istituzionali ad interim), Antonino Ciccarello (vigilanza urbana) , Giovanni Amantea (edilizia privata, manutenzioni, servizi cimiteriali, impianti, autoparco e sicurezza sul lavoro) e Giuseppina Smiriglia (area economia e finanze più l’interim per affari legali segreteria, attività produttive, risorse umane, attività culturali e Suap). Tra le proroghe, spicca quella dell’architetto Piera Zingales, già responsabile dei  servizi sociali oltreché dell’area tecnica, dei lavori pubblici, strategie e sviluppo e Prg. All’architetto Zingales è stata infatti confermata l’attribuzione dei servizi sociali (ufficio finito di recente sotto il fuoco delle polemiche da parte dei comuni viciniori per i ritardi nella presentazione dei progetti del distretto 31),  ritirata la delega al settore tecnico ed affidata quella, ad interim, per risorse umane, attività culturali, sport e tempo libero. Nuova nomina dirigenziale per l’architetto Rosalia Gentile, già responsabile del servizio protezione civile, (lavori pubblici , tutela del territorio ed interim per il settore strategia e sviluppo) mentre dopo un passaggio “in panchina”,  dai provvedimenti di Ottobre ad oggi, la dottoressa Rosalia Fontana torna a gestire l’ufficio gare oltreché gli affari generali. Sette aree dunque per sette dirigenti, nell’ottica, come da programma elettorale della coalizione Sottile di  “ridare competitività e rilancio al paese … e garantire una struttura organizzativa snella ed efficiente”. Una struttura snella ed efficiente per cui evidentemente la dottoressa Angela Cappello, già dirigente per anni dapprima del settore personale, poi del settore attività culturali infine degli affari generali, rappresentava ostacolo o impedimento, al pari degli altri funzionari che dall’insediamento dell’amministrazione ad oggi sono stati relegati nella “panchina” di cui sopra. Difficile risulta pensare che siano mutati, in così breve tempo, curriculum, professionalità e competenze della Cappello, così come di altri funzionari, assolutamente validi e di competenza, come del resto i colleghi nominati responsabili d’area, a tal punto da giustificarne l’estromissione. A pensar male si fa peccato, è risaputo, ma, purtroppo, spesso, si azzecca. Certo è che in un simile contesto risulta arduo resistere alla tentazione di dar credito alle voci che, tra sospiri e sussurri filtrati dalle innumerevoli riunioni nella fase di gestazione delle nomine, legherebbero l’estromissione della dottoressa Cappello non esattamente a sue responsabilità o inadempienze, bensì a problemi di “quote politiche”, ben più profondi di presunte autorizzazioni più o meno concesse per manifestazioni al Castello, o addirittura ad altri (e di altri) peccati “di penna”, storicamente sgraditi ed invisi, sin da epoche remote, a talune parti decisive nella coalizione oggi al governo della città. Forze che evidentemente hanno vinto nel lungo tira e molla, hanno prevalso su quelle componenti che, dicono quei famosi sussurri, avrebbero gradito un’altra distribuzione delle nomine. A pensar male si fa peccato, è risaputo, ma è certo che a smentire le cattive lingue saranno quella “competitività e rilancio al paese” di cui tutti, impazienti, attendono segnali.

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