Atleti, dirigenti e amici dell’a.s.d. Atletica nebrodi, in occasione della 38^ Maratona di Parigi, hanno trascorso un intenso weekend nella capitale Francese, accolti da monsieur Antonio Giorgianni presidente del Club Italia Parigi che raggruppa la comunità di italiani che vivono nella città.
In quattro giorni la delegazione dei Nebrodi ha avuto modo di incontrare i connazionali che vivono oltralpe, visitando alcune aziende e tracciando con gli esponenti della comunità italiana dei protocollo d’intesa per futuri scambi culturali e sportivi.
Domenica 6 aprile 2014 oltre 50 mila corridori hanno partecipato alla 38^ edizione della maratona di Parigi, che da tradizione ha preso il via dall’affascinante cornice dei Campi Elisi. La gara, sulla distanza di 42 chilometri e 195 metri è stata vinta dal Etiope Kenenisa Bekele che ha stabilito il nuovo record della corsa, con il tempo di 2 ore 5 minuti e 4 secondi. In campo femminile la vittoria è stata conquistata dalla keniana Flomena Cheyech con il tempo di 2 ore e 22 minuti. Alla prova parigina erano presenti anche cinque maratoneti tesserati con il club Atletica Nebrodi, Salvatore Lionetto, Biagio Naso, Antonello Mangano, Giovanni Billone, Antonio Saggio, tutte e cinque hanno interpretato la gara in modo diverso, ma con il fine di poterla completare e mettersi al collo la tanto ambita medaglia, vanto di ogni maratoneta.
Il percorso della gara si è dimostrato duro, ricco di continui saliscendi che spezzavano il fiato e rompevano le gambe, ma a spingerli vi era l’incitamento di un pubblico eccezionale e le centinaia di bande musicali, orchestre, gruppi musicali etnici, che dettavano il ritmo alla gara. Il 32 chilometro è stato per tutti il più atroce, la strada ricominciava a salire e le gambe non rispondevano più, qui gli spettatori capivano le difficoltà e aumentavano l’incitamento; al 40 Km le gambe, come per miracolo, riprendevano a girare e quando si inquadrava l’arco del traguardo con uno scatto repentino lo si raggiungeva e solo dopo aver messo al collo la luccicante medaglia ci si rendeva conto che era finalmente finita.E’ stata una maratona bellissima e difficilmente potrà essere dimenticarla. I cinque moschettieri dei nebrodi sono riusciti a completare l’estenuante prova e nella classifica generale hanno riportato le seguenti posizioni: Salvatore Lionetto (3179), Biagio NAso (15957), Antonello Mangano (15958), Giovanni Billone (38334), Nino Saggio (39060).
Il percorso della gara si è dimostrato duro, ricco di continui saliscendi che spezzavano il fiato e rompevano le gambe, ma a spingerli vi era l’incitamento di un pubblico eccezionale e le centinaia di bande musicali, orchestre, gruppi musicali etnici, che dettavano il ritmo alla gara. Il 32 chilometro è stato per tutti il più atroce, la strada ricominciava a salire e le gambe non rispondevano più, qui gli spettatori capivano le difficoltà e aumentavano l’incitamento; al 40 Km le gambe, come per miracolo, riprendevano a girare e quando si inquadrava l’arco del traguardo con uno scatto repentino lo si raggiungeva e solo dopo aver messo al collo la luccicante medaglia ci si rendeva conto che era finalmente finita.E’ stata una maratona bellissima e difficilmente potrà essere dimenticarla. I cinque moschettieri dei nebrodi sono riusciti a completare l’estenuante prova e nella classifica generale hanno riportato le seguenti posizioni: Salvatore Lionetto (3179), Biagio NAso (15957), Antonello Mangano (15958), Giovanni Billone (38334), Nino Saggio (39060).