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La Giunta sull’orlo di una crisi di nervi

confComunicati di fuoco e vicende di strettissima attualità, vedi clamorosa protesta dei dipendenti della raccolta rifiuti con tanto di spazzatura per le strade nel giorno di Pasqua e Lunedì dell’Angelo (vicenda su cui sembra si siano scontrati duramente Sabato stessi componenti dell’amministrazione) non fanno che acuire il clima di tensione che si respira ormai da tempo all’interno della compagine elettorale che ha accompagnato Sottile al governo della città. Le storie tese nella squadra assessoriale non sono certo una novità. Già in passato infatti, spifferi di corridoio riportavano un clima burrascoso su svariate questioni, dall’originaria assegnazione delle deleghe ai singoli provvedimenti. L’ultimo dei “mal di pancia” nel gruppo Sottile proviene ancora una volta dal Partito Democratico, la parte politica che ha sempre tenuto a rimarcare la propria forza nella coalizione , reclamando  ruoli e decisioni di spicco, suscitando spesso la disapprovazione degli stessi compagni di viaggio. Che la nomina del vice sindaco fosse proprio uno di quei “punti d’onore” su cui il Pd non volesse transigere era notorio, tant’è che ci sono voluti dieci mesi per la designazione ufficiale di Nino Testa, giunta dopo estenuanti riunioni che hanno visto capre e cavoli (e funzionari comunali) finire sull’altare delle trattative per l’agognata nomina, sollecitata tra l’altro non solo dal dibattito consiliare ma dallo stesso assessorato regionale alle autonomie locali. Nonostante tutto, però, il Pd quella nomina di Testa proprio non è riuscita a digerirla e, appena pochi giorni dopo, ecco giungere un comunicato nel quale non si utilizzano mezzi termini per esprimere il disappunto tanto sulla nomina del vicesindaco quanto sulla rimodulazione delle deleghe. Il circolo Pd santagatese parla apertamente di “imbarazzo e disappunto di fronte a decisioni che di fatto mortificano il primo Partito dell’ultima competizione elettorale” ed ancora di “decisioni senza logica per il miglioramento ed il rilancio dell’azione amministrativa ne tantomeno alcuna considerazione dell’impegno profuso dal PD nell’avere concepito e consentito la nascita di un progetto di rinnovamento, moralizzazione e partecipazione, offerto alla città e dai cittadini votato con grande fiducia”. Un affondo in gamba tesa, dunque, che non fa che acuire, come detto, il clima di tensione nel quale l’amministrazione Sottile versa immobile, con l’evidente paralisi che, dieci mesi dopo, continua, sempre più pesantemente, a mostrare le sue ripercussioni sulla città ed i suoi abitanti. Sottile vittima dunque del fuoco amico mentre i capi gruppo di maggioranza consiliare sottolineano, con un proprio comunicato (vedi pdf sotto) l’immobilismo della “sgangherata compagine amministrativa”. “Assistiamo impotenti ad un’amministrazione fortemente divisa ed al lento affondare del nostro paese – scrivono i consiglieri –  soffocato dai debiti, dal pressappochismo, dall’imbarazzante incompetenza amministrativa, dalle logiche clientelari, dall’arroganza di un partito, il PD, che continua ad alimentare esclusivamente sentimenti di odio ed inutili contrasti”.  Del resto la cronistoria delle contraddizioni e delle tensioni interne all’amministrazione è scandita dai comunicati politici che hanno accompagnato le vicende amministrative degli ultimi mesi. Già a Febbraio erano stati Pd e Megafono ad aprire la breccia, con un comunicato di sostegno all’amministrazione nel quale, però, frasi inequivocabili parlavano di “non limitarsi, da parte di chi ha importanti responsabilità nell’amministrare, a stare alla finestra confidando nel “pilota automatico” ed ancora, “invito a tutti gli assessori a lavorare per fornire risposte concrete alle istanze della Città, a quella stessa Città che li ha scelti insieme al Sindaco affinché fossero portatori e artefici di un cambiamento vero e non di un’operazione “gattopardesca” e di facciata”. A quel comunicato era seguita la risposta dell’Udc e dei consiglieri eletti nelle civiche della coalizione Sottile, infine, ecco le dimissioni del segretario del locale circolo Udc, Benedetto Carroccio, che imputava all’amministrazione “un modo di fare politica alquanto improvvisato, avulso dal tessuto sociale e dalla linea politica del partito… delude e mortifica le aspettative di cambiamento, di crescita, di rilancio e di sviluppo della nostra città”.

Pdf comunicato maggioranza su Pd

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