Ieri la nomina all’unanimità del sindaco di Patti Mauro Aquino nel Cda della Srr, al posto del dimissionario Salvo Messina, sembrava testimoniare la trovata quadratura del cerchio per far partire definitivamente a regime la nuova Società Raccolta Rifiuti “Messina Provincia”. Oggi giunge però un documento firmato da 31 sindaci dell’ambito territoriale composto da 57 Comuni da Tusa a Mazzarrà, che addensa le prime nubi sulla gestione della stessa See. Nel loro documento i sindaci di 31 Comuni (Acquedolci, Basicò, Capizzi, Capo d’Orlando, Capri Leone, Caronia, Cesarò, Francavilla Sicilia, Galati Mamertino, Gioiosa Marea, Graniti, Librizzi, Mistretta, Montagnareale, Motta d’Affermo, Naso, Novara di Sicilia, Patti, Reitano, Rodì Milici, S. Fratello, S. P. Patti, S. Angelo di Brolo, S. Stefano di Camastra, Sinagra, Torrenova, Tortorici, Tripi, Tusa, Ucria) contestano il trasferimento di ben 13 unità lavorative alla S.R.R., con il relativo addebito dei costi a carico dei cittadini. “I sottoscritti Sindaci – si legge nella nota – intendono, da un lato, informare l’opinione pubblica della paradossale situazione relativa alle S.R.R., costrette a farsi carico del personale amministrativo proveniente dalle ATO e, dall’altro, esprimere in maniera chiara ed inequivocabile la loro posizione. Supera, infatti, l’importo di € 650.000,00 il costo delle 13 unità che, provenienti dagli AtoME1 (9 unità), AtoME 2 (3 unità) ed AtoME 4 (1 unità), dovrebbe essere sostenuto dai nostri Comuni per personale che allo stato attuale non svolge alcuna attività”. Il documento dei sindaci sottolinea, “è bene ricordarlo a tutti e soprattutto al Presidente Crocetta”, come l’assunzione di quei dipendenti non siano stata regolata da concorso bensì da criteri soggettivi ed arbitrari in stile privatistico. “Il personale amministrativo in questione – prosegue la note dei sindaci – ha garantito la fallimentare gestione degli A.T.O. Il nostro compito ed il nostro unico interesse è quello di rendere ai cittadini che ci hanno eletti il migliore servizio possibile ed al minore costo possibile. Ma, stretti sia dalle legittime aspettative dei sindacati che impediscono la riduzione del personale, che dall’incredibile ed insensato costo per il personale amministrativo di cui la S.R.R. non ha alcun bisogno, manifestano la loro indisponibilità a prestare il fianco ad una situazione nella quale l’unica certezza, ancor più nella perdurante assenza di investimenti nell’impiantistica, è che i costi a carico dei cittadini non potranno essere ridotti fino a quando non verrà fatto qualcosa di concreto”. Il documento si conclude quindi con la richiesta al Presidente della Regione Crocetta, di una forte presa di posizione affinché “eviti che si compia l’illegale ammissione nella Pubblica Amministrazione di soggetti che non hanno partecipato ad alcun concorso pubblico, il cui onere continuerebbe a gravare ingiustificatamente sui cittadini”.