Si è svolto a Sant’Agata Militello, presso la sala conferenze del residence Miljunka, un interessantissimo incontro organizzato dal Nuovo Centro Destra, in vista dell’appuntamento elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo, previsto per il prossimo 25 Maggio. Quello delle europee sarà il primo importante banco di prova elettorale per il neonato partito del leader Angelino Alfano, e per questo Ncd, nonostante lo strettissimo tempo a disposizione, ha puntato tutto su candidati di grande autorevolezza e competenza, persone fortemente caratterizzate per il loro legame col territorio. All’appuntamento santagatese erano presenti due dei candidati nella lista Ncd-Udc al Parlamento europeo, gli onorevoli regionali Nino Germanà e Francesco Cascio. Accanto a loro, i parlamentari nazionali siciliani, i Senatori Bruno Mancuso e Marcello Gualdani ed il Deputato Enzo Garofalo. Unanimemente è stata ribadita la forte caratterizzazione territoriale del Nuovo Centro Destra, la volontà di ripartite dalla gente, fare politica tra la gente e per la gente, ed è stata altresì sottolineata la straordinaria importanza della tornata elettorale europea del 25 Maggio con la quale gli italiani sono chiamati a scegliere i rappresentanti che dovranno sedersi tra gli scranni di Bruxelles in un momento storico particolarmente importante, con in agenda la programmazione dei fondi comunitari per il periodo 2014 / 2020, un treno impossibile da perdere, in particolare per la Sicilia, nell’ottica di un estremo tentativo di ripresa sociale, economica e di sviluppo del territorio. Questi in sintesi gli interventi dei parlamentari nazionali e dei candidati presenti:
Bruno Mancuso: “Queste elezioni europee giungono in un momento particolarmente delicato per la vita del nostro Paese. La nostra politica di responsabilità, prima con il sostegno al governo Alfano-Letta oggi a quello Renzi-Alfano, ha nei fatti evitato al Paese un concreto pericolo collasso e oggi guardiamo con fiducia ai segnali, seppur timidi, di ripresa. In questo contesto storico, però, non è un mistero che tra la gente si siano fatti strada sentimenti di anti politica, di anti europeismo, di sfiducia verso le istituzioni e spesso contestazione. Proprio per questo la prima grande sfida elettorale del Nuovo Centro Destra può apparire più ardua. Noi chiediamo alla cittadinanza, ed in particolare ai siciliani, di dare un segnale forte, un messaggio di fiducia verso una nuova idea di politica che riparte dalla gente. Il Nuovo Centro Destra ancora non può contare su una consistente quota del cosiddetto voto di opinione, ragion per cui ognuno di noi è chiamato a sostenere con maggiore forza e convinzione le proposte di un partito che, nel panorama odierno, può davvero rappresentare l’unica ed ultima via d’uscita per la grande area dei moderati nell’ottica di un futuro di ripresa economica e speranza per le giovani generazioni italiane, lontano dalla deriva dei movimenti la cui sola proposta è la contestazione ad oltranza”.
Marcello Gualdani: “Non può esistere altezza senza una solida base, ed è per questo che, nella nostra scelta di fondare e sostenere un nuovo partito, abbiamo scommesso sulla base e sulla caratterizzazione territoriale dei nostri esponenti. Per le elezioni europee il Nuovo Centro Destra ha puntato su candidati forti, persone di grande prestigio, autorevolezza e competenza che con la loro storia politica ed amministrativa hanno dimostrato di saper portare risultati concreti a favore del territorio siciliano. Sottovalutare l’importanza di queste elezioni europee sarebbe un grosso errore. L’Europa è oggi, infatti, forse l’unica fonte che può portare rilancio e nuova ricchezza da spendere sul territorio”.
Enzo Garofalo: “In questa difficile e delicata fase storica, l’Italia non ha certo bisogno di promesse, di slogan e propositi irrealizzabili bensì ha necessità di fatti concreti, di una politica di responsabilità, come quella intrapresa fino ad oggi dal Ncd, che aiuti il Paese, seppur a piccoli passi, ad uscire dalla crisi. La nostra sfida europea, oggi, è di ridare alla politica un ruolo importante, un ruolo di rappresentanza credibile dei problemi e delle esigenze del territorio che troppo spesso, negli ultimi tempi, è stato demandato esclusivamente ad una piazza pervasa solo da contestazione ad oltranza, senza proposte né obiettivi concreti se non la vendetta contro tutto e tutti”.
Nino Germanà: “Ancora una volta sono qui a metterci la faccia, insieme agli altri candidati, per sostenere un’idea di politica tra la gente e per la gente. Vogliamo ribadire il concetto di partito territoriale ed in tal senso mi propongo a queste elezioni europee come il candidato della provincia di Messina, il candidato del territorio, con l’unico obiettivo di far valere le istanze della Sicilia, e del messinese, nell’agenda di Bruxelles. Sarà certamente una sfida difficile ma allo stesso tempo stimolante. I riscontri che ci giungono dagli innumerevoli incontri con la gente sul territorio sono però confortanti, e per questo siamo convinti di poter raggiungere un importante risultato”.
Francesco Cascio: “Il Nuovo Centro Destra rappresenta una nuova idea di politica, che utilizza il confronto quotidiano con la gente come unico antidoto alla disaffezione alla politica stessa ed ai politici. Ci presentiamo a questa competizione elettorale europea consci della grande importanza che riveste la politica comunitaria per il futuro della Sicilia. In passato la Sicilia ha raggiunto importanti traguardi quando siamo stati in grado di spendere le risorse provenienti dall’Europa, risorse che, ricordo da assessore regionale ai trasporti, hanno generato opere pubbliche, realizzazioni e risultati i cui benefici sono ben visibili ancora oggi. Negli ultimi anni la Sicilia è diventata incapace di utilizzare le risorse europee, diventando la Regione d’Europa con la più bassa percentuale di spesa, appena il 28%. Per questo motivo, proprio nel momento in cui a Bruxelles si andranno a discutere le linee guida del piano di distribuzione delle risorse 2014 / 2020, dobbiamo saper scegliere i rappresentanti al parlamento europeo, che siano persone competenti, capaci ed autorevoli, che sappiano dialogare in Europa per ottenere vantaggi reali, opponendosi se necessario a quei provvedimenti che, evidentemente, trovano difficile applicabilità nel territorio. Limitarsi a battere i pugni per contestare non serve a nulla, più utile saper dialogare e confrontarsi in sede europea e, se servisse battere i pugni, farlo con modi, tempi e finalità corrette per ottenere il bene della collettività”.
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