Il Cga ha posto fine alla querelle legata all’elezione del presidente del consiglio comunale di Militello Rosmarino. L’elezione di Vincenzo Di Stefano era stata contestata dal consigliere Antonino Mileti che, dopo la bocciatura del ricorso al Tar di Catania aveva proposto appello al Cga. Il consiglio di giustizia amministrativa ha ritenuto insussistente l’ipotesi di segni inequivoci di riconoscibilità del voto che avrebbero contraddetto, invalidando la votazione, la legittima, seppur non doverosa, scelta di procedere a scrutinio segreto per l’elezione del presidente del consiglio. Come già nel precedente ricorso al Tar, Antonino Mileti chiedeva l’annullamento della deliberazione consiliare del 26 giugno 2013 che aveva ratificato l’elezione di Di Stefano a presidente del civico consesso giunta al terzo scrutinio dopo che lo stesso Mileti, alla seconda votazione, riportò sei preferenze, così come lo stesso Di Stefano. Il Tar di Catania rigettando il ricorso di Mileti riconobbe la validità della votazione, anche alla luce di quanto riportato dello statuto comunale di Militello Rosmarino che non prevede la votazione segreta per l’elezione del presidente del consiglio comunale. Nel giudizio al Cga il presidente del consiglio comunale di Militello, Vincenzo Di Stefano, era rappresentato dall’avvocato Ciro Gallo mentre il ricorrente Mileti dagli avvocati Andrea Lo Castro e Massimiliano Pantano.