Un risultato elettorale a dir poco straordinario quello conseguito in provincia di Messina , ed in particolare nella zona tirrenico-nebroidea, dal Nuovo Centro Destra, per le elezioni europee. Quasi ovunque il neonato partito del leader Angelino Alfano ha superato il 10% dei consensi, in molti centri si è superata la soglia del 20% mentre, in alcuni casi davvero eccezionali, l’affermazione ha persino oltrepassato il 40%, come può evincersi dalla tabella allegata. Il soddisfacente responso delle urne, che hanno sancito la fiducia ed il favore che il progetto politico del Nuovo Centro Destra continuano progressivamente a riscuotere tra la gente, è indubbiamente frutto dell’impostazione chiara e precisa data alla strategia stessa del partito, un partito dalla forte connotazione territoriale che ha scelto di stare costantemente a contatto con la gente in questa campagna elettorale, grazie all’incessante e proficuo lavoro di squadra svolto dai candidati e dai rappresentanti politici del Ncd sul territorio. Particolarmente soddisfatto per l’affermazione il Senatore del Nuovo Centro Destra Bruno Mancuso che ha visto ancora una volta la sua terra, per l’appunto i Nebrodi, riconoscergli fiducia e consensi: “E’ il risultato – dichiara il Senatore Bruno Mancuso – della costanza di un impegno incessante e della presenza continua sul territorio dei rappresentanti di questa giovanissima forza politica, destinata a diventare, nel prossimo futuro, il riferimento della vasta area dei moderati italiani che sono la maggioranza del paese. E’ il premio meritato – prosegue Mancuso – di una nuova visione politica che guarda al territorio e privilegia la democrazia partecipativa ed il contatto con la gente. Sono onorato di rappresentare nelle aule parlamentari, insieme ai miei colleghi Germanà e Garofalo, un partito che gode di tanto interesse nei nostri territori e che si candida, nei prossimi anni, alla guida della nostra Regione per iniziare una nuova fase politica che ci consenta di uscire dalla palude nella quale anni di malgoverno ci hanno pericolosamente trascinato ed impantanato”.
Un risultato elettorale a dir poco straordinario quello conseguito in provincia di Messina , ed in particolare nella zona tirrenico-nebroidea, dal Nuovo Centro Destra, per le elezioni europee. Quasi ovunque il neonato partito del leader Angelino Alfano ha superato il 10% dei consensi, in molti centri si è superata la soglia del 20% mentre, in alcuni casi davvero eccezionali, l’affermazione ha persino oltrepassato il 40%, come può evincersi dalla tabella allegata. Il soddisfacente responso delle urne, che hanno sancito la fiducia ed il favore che il progetto politico del Nuovo Centro Destra continuano progressivamente a riscuotere tra la gente, è indubbiamente frutto dell’impostazione chiara e precisa data alla strategia stessa del partito, un partito dalla forte connotazione territoriale che ha scelto di stare costantemente a contatto con la gente in questa campagna elettorale, grazie all’incessante e proficuo lavoro di squadra svolto dai candidati e dai rappresentanti politici del Ncd sul territorio. Particolarmente soddisfatto per l’affermazione il Senatore del Nuovo Centro Destra Bruno Mancuso che ha visto ancora una volta la sua terra, per l’appunto i Nebrodi, riconoscergli fiducia e consensi: “E’ il risultato – dichiara il Senatore Bruno Mancuso – della costanza di un impegno incessante e della presenza continua sul territorio dei rappresentanti di questa giovanissima forza politica, destinata a diventare, nel prossimo futuro, il riferimento della vasta area dei moderati italiani che sono la maggioranza del paese. E’ il premio meritato – prosegue Mancuso – di una nuova visione politica che guarda al territorio e privilegia la democrazia partecipativa ed il contatto con la gente. Sono onorato di rappresentare nelle aule parlamentari, insieme ai miei colleghi Germanà e Garofalo, un partito che gode di tanto interesse nei nostri territori e che si candida, nei prossimi anni, alla guida della nostra Regione per iniziare una nuova fase politica che ci consenta di uscire dalla palude nella quale anni di malgoverno ci hanno pericolosamente trascinato ed impantanato”. 
