Tempismo perfetto, contromossa servita sullo scacchiere per allontanare pressioni e responsabilità. All’indomani del rovente scambio di battute col presidente del consiglio Antonio Scurria, circa l’inspiegabile mancato ricorso all’anticipazione di tesoreria per corrispondere parte degli stipendi al personale precario pur in assenza delle determinazioni regionali, ecco che il sindaco di Sant’Agata Militello tira fuori il dissesto finanziario! Sottile sceglie la piazza pubblica di Facebook ed il suo profilo personale per mettere le mani avanti e sventolare in faccia ai cittadini lo spettro del dissesto dell’ente.
Ma come? Fino a qualche mese fa (Febbraio), quando furono i consiglieri di opposizione a far rilevare la possibilità dell’instaurarsi delle condizioni di deficitarietà strutturale dell’ente, l’appello veniva censurato dall’amministrazione come strumentale e tendente a creare allarmismi. Oggi, invece, per coprire mancanze, inadeguatezza gestionale, insussistenza di obiettivi precisi e soprattutto di strategia politica ed amministrativa da parte della giunta, ecco che il fantasma dissesto torna utile. Del resto il canovaccio è ormai noto. I lavori pubblici sono bloccati? La responsabilità è delle inchieste giudiziarie in corso; la macchina comunale è inceppata ed il clima è irrespirabile tra le stanze del palazzo municipale? Beh, la responsabilità è del sistema e di quelli che c’erano prima! Un teatrino cui ormai, a pochi giorni dal primo compleanno di questa amministrazione, la cittadinanza ha già fatto il callo ed in cui ogni cosa è opinabile, ogni versione dei fatti può essere al bisogno smentita o interpretata secondo i consigli dalla regia. Ma torniamo al pericolo dissesto. Volendo glissare sull’opportunità o meno che tali considerazioni così importanti siano rilasciate, da un primo cittadino, non un qualunque oppositore, in pubblica piazza, nel caso specifico su Facebook, ciò che non si può smentire sono invece i numeri e le certificazioni dei revisori dei conti come da ultima relazione allegata al rendiconto 2013. Fino ad allora i conti del comune risultano in ordine stando agli atti ufficiali e vista anche l’approvazione costante, senza sostanziali rilevi, degli strumenti di programmazione economica e finanzia da parte della Corte dei Conti. Dove sta allora il dissesto sbandierato da Sottile? La stessa dottoressa Smiriglia, responsabile dei servizi finanziari del Comune, in sede di approvazione del consuntivo 2013, nella seduta di consiglio del 7 Maggio scorso, dichiarava a verbale che su dieci parametri di valutazione, cinque sono risultati negativi, che la situazione di criticità fossa innegabile, per quanto riguardasse l’intero contesto finanziario, e che il comune, pur al momento salvo, andasse incontro a notevoli criticità. Bisogna dunque ricercarle queste cause della deficitarietà strutturale. In primis andrebbe analizzata la capacità di riscossione della Tares, con appena 1 milione 200 mila euro circa incassati a fronte degli oltre 3 milioni del costo del servizio. Poi ancora la cattiva gestione delle risorse, l’insussistenza di programmazione negli ultimi dodici mesi e quindi i famosi debiti fuori bilancio. Interessante a tal proposito sapere a quando si riferiscono. “Al fine di evitare strumentalizzazioni di sorta – fa sapere il presidente del consiglio Antonio Scurria – mi farò promotore della divulgazione di tutti i debiti fuori bilancio approvati negli ultimi dieci anni con l’indicazione del periodo amministrativo di riferimento e annessa certificazione da parte degli uffici competenti. Inoltre – prosegue Scurria – chiederò di mettere online gli estratti conto del comune e tutti i movimenti bancari, così che tutti i cittadini possano rendersi conto personalmente, e non secondo le estemporanee dichiarazioni di qualche amministratore, di come vengono spesi i fondi comunali”. Secondo il Presidente del Consiglio Comunale, comunque, “l’ipotesi del dissesto resta non verosimile, allo stato attuale. S’invita pertanto il sindaco ad abbandonare i toni da campagna elettorale e a destinare le proprie energie all’amministrazione della città”.
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