Una discarica a cielo aperto in una zona protetta classificata nel Pai a rischio idrogeologico di tipo idraulico, vicinissima alla foce del torrente Inganno. Abbandonati su un terreno di proprietà comunale, nell’area attorno al depuratore, i resti di tre palme che il Comune di Sant’Agata Militello ha fatto tagliare nei primi giorni di Maggio da piazza Crispi, poiché colpiti dal punteruolo rosso. Accatastati insieme agli sfalci di potatura, anche altri rifiuti, plastica, pneumatici, e materiale vario, probabilmente tutto ciò che è stato raccolto nel corso della pulizia della spiaggia effettuata da volontari il 18 maggio.
Eppure, proprio in relazione allo smaltimento delle palme intaccate dal distruttivo punteruolo rosso, la Regione siciliana ha emanato apposite “Note Tecniche Informative” che regolano le modalità di monitoraggio, segnalazione, abbattimento e distruzione dei palmizi.Oggi, a denunciare la grave situazione, è un’interrogazione dei consiglieri comunali di maggioranza Domenico Barbuzza e Giuseppe Ortoleva, i quali segnalano come l’abbandono indiscriminato di rifiuti speciali, per i quali necessitano particolari trattamenti anche di natura fitosanitaria, susciti forte preoccupazione e potrebbe determinare fenomeni di inquinamento del territorio
L’amministrazione comunale santagatese è dunque chiamata a chiarire se le modalità di abbattimento e distruzione sono conformi al punto 4) delle “Note Tecniche Informative” emanate dalla Regione Siciliana, se sono state avviate le corrette procedure di smaltimento, se non si ritiene che la zona possa trasformarsi in una sorta di discarica incontrollata, facilmente accessibile, e determinare ulteriori fenomeni di abbandono indiscriminato di rifiuti e conseguente inquinamento e se si ritiene compatibile con i principi di tutela del territorio, anche in termini di sicurezza, consentire il deposito e/o abbandono di rifiuti anche speciali in una zona classificata a rischio idrogeologico.
Pdf interrogazione pianetta palme