In relazione all’operazione “AFFARI DI FAMIGLIA” scattata nella giornata del 06 Giugno scorso, con l’esecuzione da parte dei Carabinieri della Compagnia di S. Agata Militello di nr. 22 misure cautelari, nella mattinata odierna i militari dell’Arma procedevano all’esecuzione di una misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Messina, su richiesta della DDA del capoluogo, che confermava il teorema accusatorio sulla sussistenza del vincolo associativo a carico di nr.12 indagati, sussistenza già espressa nella pregressa misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Patti, su richiesta della locale Procura. Di fatti, la suddetta Autorità Giudiziaria, nel contestare i vari capi di imputazione, dichiarava la sua incompetenza funzionale per il reato associativo ex. art. 74 del D.P.R. 309/90, rimettendo il fascicolo ai Magistrati del Capoluogo di provincia. Nella sostanza il P.M. della Direzione Distrettuale di Messina proponeva nuova richiesta di misura cautelare ritenendo concordanti i gravissimi indizi sui componenti dell’aggregato criminale caratterizzato da una struttura di persone e mezzi che gestivano il traffico di droga nella provincia di Messina, gravitante nei contesti della cosca dei “batanesi”, con punto direttivo nel comune di Tortorici e connessioni operative rilevate anche nella provincia di Catania e Palermo dove i sodali si rifornivano dello stupefacente che poi immettevano sul mercato. Pertanto il GIP del Tribunale di Messina ribadiva le seguenti misure cautelari nei confronti dei sottonotati indagati.
Misura cautelare in carcere:
- CONTI MICA Francesco;
- TALAMO Mirko;
- TALAMO Alessandro;
- CALA’ CAMPANA Andrea;
- GALATI MASSARO Sebastiano;
- BARBAGIOVANNI Giuseppe;
- BONTEMPO VENTRE Michele;
Tutti già ristretti presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi, fatta eccezione per CALA’ CAMPANA Andrea ristretto presso il carcere di Siracusa;
Misura cautelare agli arresti domiciliari
- BONTEMPO Luisa;
- CONTI MICA Antonino;
- CALA’ CAMPANA Carmelo;
- COSTANZO ZAMMATARO Antonino;
- MARINO GAMMAZZA Salvatore.