Che l’amministrazione comunale di Sant’Agata Militello esca finalmente dall’empasse e attivi con urgenza tutte le procedure amministrative che possano portare all’inizio dei lavori di completamento del Porto dei Nebrodi. L’accorato appello a scuotersi dal torpore che sta caratterizzando l’amministrazione sui lavori pubblici in particolare, ma non solo, giunge attraverso una petizione promossa dal locale club nautico “Amici del Mare”. Il circolo ha infatti raccolto oltre 130 firme chiedendo l’inserimento della petizione all’ordine del giorno della prossima seduta di consiglio comunale, una iniziativa certamente valida, una prese di posizione importante che possa finalmente smuovere le acque e condurre all’avvio dei lavori per il definitivo completamento del Porto dei Nebrodi. Nella petizione viene ricordata anche la cronistoria dell’eterno cantiere del Porto dei Nebrodi, sbloccato dopo un ventennio dall’amministrazione Mancuso che giunse al completamento della diga foranea e del molo di sopraflutto e riuscì ad ottenere il finanziamento integrale, nel 2008, per il molo di sottoflutto, la banchina di riva e le opere a completamento dell’infrastruttura portuale. 48 milioni di euro che dal 2010 giacciono in attesa di essere spesi, con un appalto assegnato, un contratto d’appalto firmato e numerosi ricorsi che si sono arenati di fronte ai tribunali amministrativi. Nonostante tutto, però, i lavori ancora non partono, con l’amministrazione insediatasi nel Giugno 2013 che ha definitivamente arenato la pratica, facendosi facile scudo di un’inchiesta giudiziaria, attorno a cui c’è chi continua a speculare provando a colpire a destra ed a manca, che pur non avendo tirato in ballo l’appalto del Porto è diventata il capro espiatorio dietro cui nascondere stenti e paradossi del settore lavori pubblici, con un ufficio tecnico azzoppato. Oggi giunge dunque la petizione promossa dal club nautico e sottoscritta da 130 cittadini che fanno appello agli amministratori per giungere finalmente all’agognato traguardo dell’avvio dei lavori.