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Odg dell’opposizione. Le verità sul Porto

aerofoto porto“Occorre abbandonare ogni estremismo o divisione e procedere celermente, e con unità d’intenti, verso il completamento delle opere portuali, unico vero volano di crescita e di sviluppo per la nostra comunità”. Parole e musica del gruppo di maggioranza consiliare che ricorda ad un’amministrazione comunale sempre troppo intenta a “cercare inesistenti responsabilità della precedente amministrazione” nonché protagonista di una “inspiegabile ed irrazionale inerzia”, quali siano le reali priorità per il bene e lo sviluppo di Sant’Agata Militello. I passaggi evidenziati sono quelli dell’ordine del giorno (Leggi Odg Porto integrale) presentato e approvato nella seduta di consiglio comunale di ieri che, per la prima volta da quando è riesplosa la bagarre, ha visto approdare la vicenda del completamento del Porto. Un lungo excursus nel quale si ripercorrono le tappe del procedimento per l’appalto integrato per i lavori al molo di sottoflutto e banchina di riva. Un appalto assegnato nel 2010 alla SiGenCo di Catania passato indenne attraverso innumerevoli giudizi e sentenze del Tar e del Cga, inceppatosi poi non già su irregolarità nella fase di gara bensì sulla cessione del ramo d’azienda tra SiGenCo e Cogip su cui, oltre alle sentenze amministrative già favorevoli, è pendente un ricorso al tribunale ordinario. A riportare la questione dai tribunali a Palazzo Faraci ci hanno però pensato quelle note firmate, pochi giorni prima del pensionamento, dall’ex dirigente del dipartimento tecnico dell’assessorato infrastrutture, ing. Vincenzo Sansone, che muoveva censure su presunte inadempienze dell’impresa e sullo stesso espletamento della gara.
17portoNote che hanno indotto l’amministrazione ad annunciare la volontà di rescindere il contratto con la Cogip per inadempienze, scatenando la risposta della stessa ditta (vedi articolo in archivio). Adesso su quelle note, l’odg proposto dai consiglieri prova a fare chiarezza, ricordando ad esempio che “ad oggi, l’unica verifica posta in essere dal comune è quella del 10.01.2014, , in cui sono state formulate diverse osservazioni al progetto esecutivo presentato dalla COGIP e successiva nota del Rup, ing. Contiguglia, datata 03.02.2014 inviata alla stessa società in cui si ribadiva la necessità delle integrazioni e modifiche al progetto esecutivo nel rispetto “delle condizioni contrattuali e senza apprezzabili differenze di costo, non rientrando le lievitazioni di spesa in nessuna delle ipotesi normativamente previste”, e con riserva “di avviare ove del caso il procedimento previsto dall’art. 136 del D. Lgs. 163/2006” (Risoluzione del contratto per grave inadempimento grave irregolarità e grave ritardo)”.  Diversi i punti di domandi posti dai consiglieri:
perché, a distanza di 5 mesi, nessuna azione nei confronti dell’impresa COGIP risulta ufficialmente avviata da parte dell’amministrazione ?
perché solo in data 25.06.2014 è stato nominato il nuovo Rup, individuato nell’arch. Rosalia Gentile, giusta determina sindacale n°31 del 25/06/2014, a seguito della revoca del precedente incarico in capo all’ing. Giuseppe Contiguglia avvenuta in data 25.06.2014 ?
– Qual è l’effettivo ruolo dello stesso Rup se è vero che, a quanto risulta, la stessa risulterebbe in malattia ma avrebbe manifestato la volontà di rinunciare all’incarico ?

15portoSmontati quindi anche i rilievi mossi dall’ing. Sansone relativi a presunte irregolarità nella celebrazione della gara al Comune in luogo dell’Urega di Messina.  “E’ assolutamente acclarato – scrivono i consiglieri – che fino all’approvazione della L.R. 12 luglio 2011, n°12 all’UREGA non era riconosciuta la competenza ad espletare gare d’appalto con il criterio “dell’offerta economicamente più vantaggiosa”, dovendosi limitare alla celebrazioni delle gare dei lavori pubblici mediante pubblico incanto e con il criterio del “prezzo più basso”, come espressamente previsto dal D.P.R.S. 14 gennaio 2005, n°1 recante “Regolamento per funzionamento dell’Ufficio regionale per l’espletamento di gare per l’appalto di lavori pubblici” e pubblicato sulla Gurs n°8 del 25.02.2005. Detta competenza è stata assegnata all’UREGA dalla citata L.R. n°12/2011 (art. 9) e successivo D.P.R.S. 31 gennaio 2013, n°13, di esecuzione ed attuazione della nuova normativa regionale, quindi successivamente alla celebrazione della gara avvenuta nell’anno 2010. 

Alla luce di tutto ciò, i consiglieri di opposizione hanno chiesto all’amministrazione di:
attivare ogni iniziativa di competenza al fine di concludere il procedimento amministrativo relativo all’approvazione del progetto esecutivo del porto ed avviare rapidamente i lavori
attivare ogni procedimento amministrativo ritenuto utile e necessario per il superamento delle problematiche venutesi a creare, avvalendosi del supporto tecnico e legale al RUP;
procedere all’avvio di eventuali procedimenti amministrativi assegnando, ove consentito, termini congrui (60/90 giorni potrebbero essere adeguati allo scopo) all’impresa titolare dell’appalto al fine di poter definire utilmente il progetto esecutivo nei limiti dell’importo contrattuale e nel rispetto di tutte le condizioni previste dal Capitolato Speciale d’Appalto;
assumere ogni iniziativa utile volta ad evitare il rischio per l’Ente di eventuali azioni risarcitorie da parte dei vari soggetti privati interessati;
effettuare, in ogni caso e nel rispetto delle condizioni contrattuali, una doverosa e puntuale ponderazione dei vari interessi coinvolti, con l’obbligo di adeguatamente e doverosamente rappresentare, con concretezza, attualità  ed esaustività, le ragioni di interesse pubblico alla base del provvedimento, individuando come primario l’interesse pubblico alla realizzazione dell’opera finanziata.
porto1Il documento, presentato dai consiglieri Befumo, Barbuzza, Gumina, Fazio, Ortoleva, Sanna, Indriolo, Barone e D’Angelo ha ottenuto il voto favorevoli dei firmatari e del presidente Scurria mentre voto contrario è stato espresso da Marchese e Fachile. La discussione in consiglio era stata sollecitata dalla presentazione di una petizione popolare proposta dal Club Nautico Amici del Mare, che chiedeva lo sblocco della situazione sui lavori. Quella petizione è stata approvata all’unanimità dei presenti di cui i 9 di opposizione più  3 di minoranza, Maniaci, Marchese e Fachile

 

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