“Si proceda finalmente spediti e senza ulteriori indugi verso la conclusione dell’infinita querelle e l’avvio dei lavori”. La speranza e l’augurio sono quelli che tutta Sant’Agata Militelo nutre verso l’ormai agognato avvio del cantiere per il completamento del Porto dei Nebrodi. A sottolineare tale speranza ed al contempo necessità di giungere quanto prima al traguardo, la nota del Senatore Bruno Mancuso che saluta con grande favore la notizia dell’imminente nomina dell’ingegnere Basilio Ridolfo come Rup per l’appalto del Porto, nel quadro della sua individuazione da parte dell’amministrazione a nuovo responsabile “a scavalco” dell’area lavori pubblici.
“La nomina dell’ingegnere Basilio Ridolfo come responsabile unico del procedimento nell’ambito dell’appalto per il completamento del Porto di Sant’Agata Militello – scrive Mancuso – rappresenta una garanzia per tutti nell’ottica del raggiungimento dell’unico obiettivo veramente importante, l’avvio del cantiere per il definitivo completamento del Porto. Le qualità umane e le doti professionali comprovate dell’ingegnere Ridolfo, dopo le ultime turbolenti vicissitudini che hanno prodotto troppa confusione sul destino dell’opera più importante per lo sviluppo di Sant’Agata Militello, – continua Mancuso – rappresentano certamente una garanzia di legalità, trasparenza e competenza per tutti gli atti che da qui in avanti si dovranno compiere. Allo stesso tempo Ridolfo potrà certificare la bontà del lavoro svolto nel passato, delle procedure seguite e della correttezza di tutti gli atti prodotti dall’amministrazione da me guidata, che si è spesa con ogni sua forza, e nel pieno rispetto di leggi e procedure, per far sì che Sant’Agata e l’intero comprensorio dei Nebrodi potessero finalmente avere l’importante infrastruttura portuale“.
Lo stesso favore verso la nomina dell’ingegnere Ridolfo, sindaco di Ficarra, segretario provinciale Pd e responsabile dell’area tecnica al Comune di Brolo, era già stato manifestato nei giorni scorsi dal gruppo di maggioranza consiliare. Attraverso una propria nota, infatti, i capi gruppo Barbuzza, Befumo, D’Angelo, Gumina e Indriolo, avevano plaudito la scelta dell’amministrazione, dopo mesi di confusione ed immobilismo.