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Quanto costano i rifiuti ai cittadini di Sant’Agata

2 milioni 038 mila 418 euro, esclusa iva al 10%. E’ questo il costo del servizio rifiuti sborsato dal Comune di Sant’Agata Militello, per il periodo che va dal 1 Ottobre 2013 al 30 Settembre 2014, in favore della ditta Multiecoplast srl, destinataria di tre ordinanze di affidamento diretto del servizio di  “raccolta, trasporto ed avvio al recupero dei rifiuti solidi urbani”. A quel totale vanno aggiunti, poco meno di 15 mila euro per l’affidamento, a Giugno, della pulizia della spiaggia e delle aree a servizio della balneazione e  31 mila euro circa, oltre Iva, per raccolta rsu indifferenziati e decespugliamento strade ed aiuole per il periodo Luglio-Agosto 2014.  Sempre in favore della stessa ditta. Ammontare complessivo, dunque, circa 2 milioni 300 mila euro che la Multiecopast srl ha ricevuto dal Comune santagatese in regime di affidamento diretto ed urgente. Al costo che grave sui cittadini di Sant’Agata Militello, intorno ai 6 mila 200 euro al giorno, va quindi aggiunta la somma, non compresa e parecchio pesante, del conferimento in discarica. I conti appena proposti sono stati riassunti in una mozione dettagliata (Leggi mozione rifiuti) presentata dalla maggioranza consiliare. Nel documento i consiglieri di opposizione denunciano il mancato ricorso a gara d’appalto o procedura concorrenziale o concorsuale che avrebbe certamente potuto significare un risparmio dei costi a carico dei cittadini, come invece avvenuto in altri centri limitrofi. Il caso santagatese rappresenta quindi un’anomalia rispetto agli altri comuni nei quali è comunque vigente il sistema dell’affidamento diretto del servizio tramite ordinanza, poiché il sindaco Sottile non ha ritenuto nemmeno di avviare apposita “indagine di mercato”.  La maggioranza consiliare sottolinea quindi l’ingiustificato ricorso al sistema dell’affidamento diretto senza gara, in deroga alle procedure di evidenza pubblica ed ai criteri di scelta del contraente che, in base alla legge, dovrebbe essere utilizzato solo in via del tutto eccezionale. “L’uso non giustificato dell’ordinanza di affidamento diretto – si legge nella mozione – potrebbe rappresentare oltre che una violazione della vigente normativa sugli appalti pubblici, anche un maggiore costo per la P.A., derivante dall’affidamento di lavori senza la predisposizione di un preventivo ed idoneo piano finanziario, modulato sulle esigenze dell’Ente, e senza l’applicazione del beneficio derivante dalla mancata applicazione del “ribasso d’asta”, in caso di gara tra più soggetti in possesso dei requisiti necessari”.  Per far fronte ai costi – evidenzia quindi la maggioranza –  il Comune ha quindi fatto riferimento continuo ad anticipazioni di tesoreria, anche in deroga all’ordine cronologico dei pagamenti, determinando gravissimi pregiudizi per la casse comunali. Per questo,la mozione dei consiglieri è rivolta a sostenere l’opportunità, in linea con i principi di trasparenza, imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione, di procedere con urgenza alla adozione di tutti gli atti amministrativi necessari, previa verifica dei servizi effettivamente necessari, ed avviare le apposite procedure di evidenza pubblica previste per l’individuazione del soggetto gestore e affidare i servizi in argomento mediante gara, nell’ottica di una sensibile riduzione dei costi e, al contempo, di un elevato livello di tutela ambientale. La proposta all’amministrazione è dunque quella di attivare ogni procedura di competenza al fine di procedere con urgenza all’affidamento del servizio di raccolta e trasporto dei RSU e non affidare ulteriormente il servizio mediante ordinanza contigibile ed urgente se non dopo avere avviato opportune indagini di mercato o acquisito manifestazioni di interesse da parte di una pluralità di soggetti idonei ad espletarlo.

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