Niente reintegro nel posto di lavoro per l’ingegnere Giuseppe Contiguglia, tornato in libertà lo scorso 14 Agosto dopo la cessazione del termine dei sei mesi di arresti domiciliari ai quali è stato sottoposto nell’ambito dell’operazione “Camelot”. L’ex dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Sant’Agata Militello, rimesso in libertà senza alcuna prescrizione, aveva presentato istanza di riammissione sul posto di lavoro ma la Giunta Sottile ha ritenuto di non concedere tale possibilità. Avvalendosi della facoltà concessa dal contratto di lavoro, l’amministrazione comunale ha dunque preferito applicare la sospensione cautelare nei confronti di Contiguglia mentre nei mesi scorsi era stato, invece, dato il via libera per il reintegro degli altri indagati raggiunti da misura cautelare, l’ingegnere Calogero Silla e gli architetti Nino Naso e Carmelo Gambadauro. A pesare per la mancata riammissione di Contiguglia sarebbe stata la diversa configurazione del ruolo che la Procura gli ha conferito nell’ambito dell’inchiesta.