Stipendi bloccati a partire dal mese di Settembre per i dipendenti del comune di Sant’Agata Militello. Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, ecco il duro responso giunto dalla dirigente dell’area economia e finanze del comune, dott.ssa Giuseppina Smiriglia, comunicata al sindaco, all’assessore al bilancio, al revisore dei conti ed al presidente del consiglio comunale. Il comune deve infatti rientrare entro il 31 Dicembre 2014 di 1.484.795,85 euro, pari ai due 2/12 dell’anticipazione di tesoreria utilizzata per effettuare i pagamenti. Al termine dello studio complessivo eseguito dall’ufficio finanziario, viene fuori un alto grado di criticità delle finanze comunali in termini di cassa. Le previsioni, pur tenendo conto delle entrate già programmate tra Tari, Tasi, Imu, Servizio Idrico, fondo di solidarietà, fonda autonomie regionali e fondo per il personale precario, non consentono certezze sul rientro obbligatorio, ragion per cui la responsabile dei servizi finanziari del comune, segnalando lo squilibrio nella gestione di cassa, ha indicato come misura necessaria il blocco di tutti i pagamenti compresi gli emolumenti del personale già a partire dal mese di Settembre 2014. “Solo qualora gli introiti superino – scrive la dottoressa Smiriglia – la somma indicata, si potrà procedere alla ripresa dei pagamenti secondo le priorità di legge, anche se sempre in anticipazione di cassa nei limiti di 3/12”. Dalla relazione si evince come a pesare sul pessimo stato di salute delle casse comunali sia in parte la riduzione dei trasferimenti erariali, soppressi e sostituiti da un cosiddetto “Fondo di solidarietà” dilaniati dai tagli imposti dalla spending review e con accrediti fortemente in ritardo.
Anche lo scenario dei trasferimenti regionali vede un trend di trasferimenti in forte decremento a fronte degli oneri di pagamenti a carico dell’ente comunale. Un passaggio fondamentale della relazione sugli squilibri di cassa è però riservato alla gestione che l’amministrazione ha fatto sia dello strumento dell’anticipazione di tesoreria sia del servizio rifiuti. Il comune avrebbe infatti dovuto introitare la Tares con scadenze fissate ad Agosto, Ottobre e Dicembre, ma ha dovuto anticipare il pagamento alla società che gestisce il servizio, per un costo di circa 180.000 euro al mese e per un totale di oltre un milione di euro di anticipazione. Nel 2014, invece, l’incasso della prima rata Tari, scaduta a Luglio, è stato di appena 300 mila euro. “L’andamento delle entrate proprie – evidenzia la relazione – indica un grado di riscossione in una percentuale piuttosto bassa rispetto agli accertamenti, nonostante l’ente abbia in corso diverse procedure per il recupero crediti”. Decisiva, infine, nello squilibrio di bilancio, la decisione della Giunta comunale, delibera 53 del 7 Aprile 2014, di incrementare il limite massimo dell’anticipazione di tesoreria, già determinato con delibera del 13 Novembre 2013, da 3.701.814,93 euro (3/12) a 6.169.961,55 (5/12).
L’incremento dell’anticipazione, pari a poco più di 2 milioni 400 mila euro, deve dunque essere reintegrato entro la fine dell’esercizio corrente 2014. La dottoressa Smiriglia suggerisce quindi di adottare tutte le possibili azioni per consentire di massimizzare le riscossioni delle entrate proprie e di attenzionare il recupero crediti riguardanti i contenziosi aperti di notevole entità ed i crediti vantati nei confronti dell’Ato Me1. Per il momento l’unica certezza è che, per la prima volta nella storia, salvo clamorosi risvolti, i dipendenti del comune nel mese di Settembre, e forse anche per i mesi successivi fino a dicembre, non riceveranno lo stipendio, il resto è tutto davvero avvolto da pesantissime nubi.Quale sarà dunque il destino del comune di Sant’Agata Militello, e quanto, nell’ultimo anno, ha inciso l’inerzia dell’amministrazione, più o meno in tutti i settori, affinché l’innegabile congiuntura economica globale negativa trascinasse l’ente nel baratro? Quali misure saranno in grado di adottare gli amministratori, oltre i drammatici post facebookiani , per metterci la classica “pezza”?