Alla fine è passata. L’amministrazione guidata dal sindaco Carmelo Sottile istituisce la tassa sui servizi indivisibili (Tasi) anche sulla prima casa dei cittadini santagatesi, gravando con un’aliquota del 1,5 per mille. La Tasi ha ottenuto il via libera grazie al voto favorevole degli otto consiglieri comunali in appoggio all’amministrazione Maniaci, Sberna, Carrabbotta, Brancatelli, Trovato, Caruso, Armeli, Marchese. L’opposizione ha votato contro con i suoi cinque consiglieri presenti Gumina, D’Angelo, Ortoleva, Barbuzza e Scurria. Non è bastata dunque la forte contrarietà espressa dai consiglieri di opposizione che avevano provato , con un loro emendamento, ad azzerare l’aliquota del tributo per la prima casa. La proposta della giunta, sostenuta in aula dall’assessore al Bilancio Marco Vicari, è stata dunque votata in aula, dopo il rinvio di Lunedì che aveva fatto presupporre una volontà unanime del Consiglio contro la Tasi, solo dai consiglieri che sostengono la giunta Sottile. La necessità dell’introduzione della tasi al 1,5 per mille per la prima casa è stata giustificata da esigenze di salvaguardia degli equilibri di bilancio. In pratica servivano quei 772 mila euro di introiti previsti dalla Tasi per far quadrare il bilancio. Proprio alla luce di ciò nella seduta di Lunedì il consiglio aveva rinviato la discussione di 24 ore dando mandato agli uffici di trovare soluzioni alternative di tagli per evitare l’applicazione dell’aliquota sulla prima casa. In appena un giorno l’ufficio di ragioneria sembra fosse già riuscito a recuperare circa 250.000 mila euro, comunque insufficienti per coprire il gettito previsto della Tasi. Ciò è emblematico del fatto che se la proposta fosse stata portata dall’amministrazione qualche mese prima all’attenzione del consiglio, probabilmente si sarebbero potute trovare soluzioni alternative alla tassazione degli immobili. A questo proposito, l’opposizione, per bocca dei consiglieri Gumina e Barbuzza ha duramente contestato la decisione dell’amministrazione di innalzare la pressione fiscale e manifestato il proprio disappunto per la tempistica con cui la proposta è stata portata all’attenzione del Consiglio e per la carenza di alcuna misura alternativa alla tassazione della prima casa. Anche la minoranza da par suo pare aver votato “a denti stretti” la proposta della sua giunta. Il consigliere Carrabbotta, infatti, a nome anche dei suoi colleghi di cordata, ha espresso critiche ed invitato l’amministrazione comunale ad una maggiore razionalizzazione delle spese ed a valutare per il 2015 la possibilità di eliminare il tributo appena introdotto, specialmente per andare incontro alle famiglie.
Nella seduta di ieri si sono quindi registrate forti polemiche in ordine alla mancata predisposizione da parte dell’amministrazione del bilancio di previsione 2014, con le risorse che risultano già impegnate per l’80%, circostanza che ha impedito, di fatto, al consiglio di poter apportare modifiche alla programmazione delle entrate ed alle nuove aliquote Tasi, che incrementano al massimo previsto per legge la tassazione sulle seconde case e sugli immobili commerciali (10,60 per mille) ed introducono l’aliquota dell’1,50 per mille per l’abitazione principale. Sul banco degli imputati, e non è la prima volta, è finita la dirigente del settore servizi sociali ed attività culturali, architetto Piera Zingales. Nonostante le ripetute sollecitazioni dell’ufficio finanziario e del segretario comunale, pare che la funzionaria, così fortemente voluta dall’amministrazione ed in particolare dalla parte politica più consistente del gruppo Sottile, non abbia ancora provveduto ad inviare le relazioni dei settori di sua competenza alla dottoressa Smiriglia, impedendo così di definire le previsioni di entrata e spesa di competenza.