Un campo di calcio completamente fuori uso, il “Fresina”, di cui non si sa che fine abbia fatto un finanziamento di 1.437.000 euro ottenuto dall’amministrazione Mancuso, ed un altro, il “Daniele Romano” di contrada Rosmarino, omologato a stento per le esigenze del campionato di Promozione ma senza agibilità per la tribunetta. E così, dopo soli due mesi, il Città di S.Agata, la compagine che ha riportato il calcio santagatese in una vetrina regionale, il campionato di Promozione, è costretta ad emigrare nella vicina Torrenova. La documentazione è quasi pronta, mancano solo un paio di “carte” che in ventiquattro ore saranno messe a posto, poi partirà la richiesta ufficiale al commissariato di Polizia e, contestualmente, al comitato regionale Figc. Con ogni probabilità, dunque, già da Domenica prossima per il match contro il Mistretta il Città di S.Agata giocherà a Torrenova. “Il Comune di Torrenova ci ha accolto a braccia aperte – ha dichiarato uno dei dirigenti del sodalizio santagatese – si sono subito dimostrati disponibili ed abbiamo già instaurato una proficua collaborazione, speriamo che da Domenica tutto sia a posto per poter ospitare anche il pubblico durante le nostre partite”. Per quanto riguarda la situazione di Sant’Agata e dell’omologazione della tribunetta al Rosmarino chiunque nell’entourage del Città di S.Agata preferisce glissare, ma dalle facce s’intuisce tutto il disappunto per il mancato supporto da parte dell’ente comunale e la delusione per essersi impegnati così tanto per un ripescaggio in Promozione fortemente voluto e per cui tutti si sono spesi parecchio per poi essere costretti alla beffa di emigrare, seppur solo per le partite ufficiali, a Torrenova. Da quello che risulta, nel caos in cui naviga quotidianamente l’amministrazione santagatese, per ora tutta impegnata a nominare esperti su esperti (di quello parleremo tra qualche giorno), pare non si riesca a riordinare le fila degli incartamenti burocratici per la convocazione della commissione che possa eseguire il sopralluogo necessario al complesso sportivo di contrada “Rosmarino” per l’omologazione della tribuna. La situazione era stata posta dai dirigenti agli amministratori già mesi fa, in piena estate, proprio quando si concretizzò il ripescaggio dalla prima categoria alla promozione. Da allora, era Luglio, al Comune hanno rimandato “sine die”, prima per l’assenza per ferie del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, professionista esterno all’ente fresco di nomina retribuita, poi, non si sa per quale motivo, ma sembra perché non si sia trovato, nel grande caos dell’ufficio tecnico, un funzionario disposto ad aprire il faldone. Roba che ha dell’incredibile, a testimonianza, ancora una volta, dell’approssimazione che regna sovrana a Palazzo Faraci. Intanto dirigenti, staff tecnico e giocatori del Città di S.Agata hanno già le valigie pronte. I santagatesi, evidentemente, per vedere la partite di Promozione dovranno raggiungere la pur vicina Torrenova.