“Fuorvianti titoli di stampa”… Il cliché è ormai arcinoto, un vero e proprio marchio d’autore DOC. L’incipit lo ritroviamo in svariati comunicati e persino in commenti postati “a titolo personale” su vari Social Network su precedenti questioni, tanto da non lasciare più dubbi sulla provenienza garantita. Bene, anche stavolta, in merito alla sentenza del tribunale di Catania sulla vicenda legata all’appalto del Porto, la stampa ha fuorviato ed ingenerato dubbi. Quella maledetta stampa, o meglio quella parte di stampa verso cui il palazzo ha tentato di giocare d’anticipo, sussurrando ad altri(e) notizia e taglio . Che la stampa ha “fuorviato” lo dice, o meglio lo firma in un comunicato, il primo cittadino Sottile che, trascinando in gioco anche il Rup Ridolfo, afferma quanto segue: “In relazione all’esito del giudizio cautelare a suo tempo intrapreso dalla “Società Italiana Condotte d’Acqua SpA” presso il Tribunale Civile di Catania, relativo alle questioni legate alla presunta illegittimità dell’atto di cessione del ramo di azienda tra Sigenco SpA e Cogip Infrastruttre SpA (cui ha fatto seguito il subentro della seconda nella posizione della prima, già nel corso della precedente Amministrazione), al fine di fugare tutti i dubbi ingenerati da alcuni titoli di stampa che appaiono del tutto fuorvianti, l’Amministrazione Comunale, interpellato il RUP ing. Basilio Ridolfo, ritiene opportuno e doveroso nei confronti dei cittadini chiarire che tale provvedimento non può avere alcuna refluenza sul procedimento in corso e sulla interlocuzione istituzionale già avviata con i competenti Uffici dell’Assessorato alle Infrastrutture della Regione Siciliana. Il Comune di Sant’Agata a giorni ultimerà le attività di verifica degli atti del procedimento come richiesto dall’Assessorato il 10 Settembre scorso e procederà agli atti consequenziali di concerto con l’Autorità Regionale, come previsto e senza alcun ritardo. Il completamento del Porto di Sant’Agata è una priorità assoluta per la Città e l’Amministrazione Sottile intende procedere speditamente all’iter più corretto che potrà condurre all’avvio dei lavori”. Sottile firma quindi la sottolineatura giuridica per cui “è pur sempre opportuno ribadire che la decisione del Tribunale di Catania, determinata da questioni preliminari e non da una verifica di merito sulla questione della legittimità della cessione tra Sigenco e Cogip” e ancora “non modifica, né tanto meno rallenta in alcun modo, il percorso già avviato, che richiede oggi più che mai approcci e valutazioni politicamente oneste e responsabili da parte di tutti i soggetti politici ed istituzionali”. Insomma, l’evidenza della sentenza che sulla carta va persino a premiare il Comune di Sant’Agata costituitosi in giudizio con gli avvocati Rundo e Miracola, riconoscendo il diritto al risarcimento delle spese, non scoraggia Sottile e, soprattutto, il suo entourage politico-legale che continua a mantenere un profilo particolarmente teso e sensibile sulla vicenda Porto, esprimendo ancora una volta, oltre agli ormai abusati attacchi alla stampa, sottolineature e marcature di sorta che lasciano intuire tutt’altro che un clima “sereno” sulla vicenda Porto, per quanto si continuino a professare obiettivi di celerità ed approcci onesti e responsabili.