“L’impresa ribadisce con forza la necessità di un tavolo tecnico che aggiorni le figure istituzionali garanti della corretta esecuzione del contratto e definisca la tempistica necessaria, nonché i passaggi essenziali per il corretto riavvio ed il rapido completamente delle attività di verifica del progetto esecutivo, per dare finalmente inizio alle attività di costruzione”. E’ di nuovo la Cogip Infrastrutture a prendere carta e penna e scrivere l’ennesima nota al Comune di Sant’Agata Militello per chiedere di fare presto e giungere all’avvio dei lavori per il completamento del Porto di Sant’Agata Militello. Ora che anche l’ultimo ostacolo di natura giudiziaria è crollato, nonostante il rammarico, e le pittoresche argomentazioni quasi a giustificazione, di quanti speravano in una diversa conclusione della vicenda al tribunale di Catania, che ha rigettato l’istanza di Condotte d’Acqua, Bruno Teodoro e Ricciardello Costruzioni, l’impresa di Tremestieri torna a chiedere un confronto con le figure tecniche del comune e dell’assessorato regionale alle infrastrutture per dare esecuzione al contratto d’appalto ed avviare il cantiere.
La nota del 30 Settembre, cui si riferiscono le foto a lato, firmata dal presidente del Cda Giulio Stanzione, è indirizzata al dirigente del dipartimento tecnico dell’assessorato regionale, Fulvio Bellomo, all’amministrazione comunale di Sant’Agata Militello ed al Rup Basilio Ridolfo. Nella stessa nota, la Cogip sottolinea alcuni passaggi tecnici della progettazione, evidenziando come “le modifiche tecniche richieste dal consulente dell’amministrazione, ing. Giordano, sono state espletate, e i maggiori costi del progetto esecutivo, sono tutti riconducibili alle prescrizioni da ottemperare in fase di progettazione esecutiva e non certa a scelte arbitrarie dell’impresa, come sembrerebbe voler sostenere l’amministrazione comunale” . Cosa risponderà adesso l’amministrazione alla Cogip? Sarà in particolare il Rup, ing. Basilio Ridolfo, a dover dare riscontro al sollecito della Cogip.
Dopo il tavolo tecnico con i funzionari della regione dello scorso 10 Settembre, dove è stato concordato di mantenere un profilo unitario tra dipartimento tecnico e comune, e di muovere qualunque passo ufficiale solo previa ricostruzione della documentazione da consegnare agli uffici regionali stessi, pare che il Rup in questo primo mese di permanenza all’ufficio tecnico di Sant’Agata sia stato impegnato nel ricomporre un vero e proprio mosaico di atti e documenti che inspiegabilmente risulterebbero essere frammentati tra le carte dei vari uffici, non solo tecnici ma anche istituzionali.