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Sesso con minore, sentenza in Cassazione

cassazioneLa Suprema Corte di Cassazione, terza sezione penale, ha confermato la sentenza con la quale, nel 2012, la Corte d’Appello di Messina aveva condannato Mario Schiappini, 51 anni  residente ad  Acquedolci e Giuseppe Lax Martello, 53 anni di Sant’Agata Militello, rispettivamente a 2 ani e 7 mesi di reclusione il primo, 2 anni e 3 mesi il secondo. I due sono stati condannati per aver intrattenuto, nel 2002, rapporti sessuali con un ragazzo minore di 14 anni.  Un numero di telefono scritto sulle pareti di un bagno della stazione ferroviaria di Sant’Agata era stato il contatto attraverso il quale erano iniziati i rapporti tra i due imputati il giovane che all’epoca non aveva compiuto 14 anni, nonostante avesse dichiarato il contrario ai due uomini. Tale evenienza non è però stata riconosciuta come esonero di responsabilità. I rapporti, secondo quanto riferito dal giovane agli inquirenti, si consumavano sempre in bagni o altre pertinenza delle stazioni ferroviarie, a Sant’Agata, Torrenova o Capo d’Orlando. Ad un certo punto la situazione divenne insostenibile per il ragazzo, difeso dall’avvocato Pippo Mancuso, che decise di raccontare tutto alla madre. La difesa dei due uomini,  dal canto suo, già in primo grado al tribunale di  Patti, dove fu celebrato il processo con sentenza nel 2010, sosteneva l’inattendibilità del giovane. A stabilirne la credibilità furono quindi le perizie psico fisiche sul ragazzo, mentre gli inquirenti trovarono conferme dall’analisi dei tabulati  telefonici che confermavano i ripetuti contatti col giovane attraverso cabine pubbliche. Il ragazzo mostrò quindi anche un biglietto nel quale uno dei due imputati gli aveva trascritto il proprio numero di cellulare. Ricostruzioni che hanno dunque indotto la Cassazione  a confermare la sentenza di condanna già emessa dalla Corte d’Appello e cui verrà data esecuzione prossimamente.

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