Ha lasciato tutti positivamente stupiti, nei giorni scorsi, l’annuncio da parte dell’amministrazione comunale di Sant’Agata Militello circa un presunto finanziamento ricevuto per Interventi al Piano telematico Banda Larga e del superamento Digital Divide, con conseguente avvio dei lavori che consentiranno l’arrivo della tecnologia a banda larga presso la popolosa Contrada Vallebruca, in Via Oliveto 2°, Via San Martino, Via Generale Liotta, Contrada Telegrafo, Cavaretta, Cangemi e Serramola. La notizia veniva riportata con grande enfasi da vari organi di stampa, che ospitavano, nei loro pezzi, anche dichiarazioni entusiastiche dell’assessore ai lavori pubblici per l’obiettivo raggiunto. Peccato però che, a quanto risulta, presso gli uffici comunali non ci sarebbe traccia di alcun finanziamento ottenuto dal Comune di Sant’Agata Militello per i lavori del Piano Telematico per lo sviluppo della Banda Larga cofinanziato dall’Unione Europea, né tantomeno si è a conoscenza dell’attività amministrativa in merito alla questione in argomento.
A svelare i retroscena della vicenda è il consigliere comunale di maggioranza Domenico Barbuzza che rivela come in realtà la Commissione Europea ha approvato il 24 maggio 2012 un Piano Nazionale Banda Larga (Regime di aiuto SA 33807/2011) il cui soggetto attuatore è Infratel Italia, società in-house del Ministero dello Sviluppo Economico. Sulla vicenda c’è dunque il dubbio che il Comune di Sant’Agata Militello si sia limitato a concedere esclusivamente l’autorizzazione per gli scavi lungo le sedi stradali e che invece il progetto rientri, invero, nel Piano Nazionale per la Banda Larga, approvato dalla Commissione Europea il 24 maggio 2012 (Regime di aiuto SA 33807/2011) e che interessa attualmente tutta l’Italia.
“Al fine di evitare grottesche speculazioni politiche e non ingenerare confusione nei cittadini santagatesi – scrive Barbuzza in un’interrogazione consiliare (Leggi in Pdf) – occorre chiarire se e quali attività ha posto in essere il sindaco, l’assessore Puleo o l’amministrazione comunale per ottenere il finanziamento cosi ampiamente pubblicizzato ovvero se, al contrario, i lavori da eseguire nel territorio comunale di Sant’Agata Militello non rientrino piuttosto nel “Piano Nazionale per la Banda Larga”, finanziato nel suo complesso e che da diverso tempo interessa centinaia di comuni in Sicilia e migliaia in tutta Italia, che prevede interventi anche per le zone rurali realizzati mediante finanziamenti comunitari provenienti dal FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale)“. In relazione a ciò, Barbuzza chiede di sapere quando è stato finanziato il progetto del Piano Telematico per lo sviluppo della Banda Larga cofinanziato dall’Unione Europea ed a quanto ammonta il presunto finanziamento; quale attività amministrativa o gestionale è stata posta in essere dall’Ente; quando è stata espletata la gara d’appalto e l’impresa aggiudicataria dei lavori; il nominativo del progettista e del Rup.