Il Senatore del Nuovo Centro Destra Bruno Mancuso è intervenuto in Commissione Giustizia di Palazzo Madama nell’ambito della discussione sulla proposta di disegno di legge delega unificato riguardo l’istituzione delle Unioni civili. Mancuso ha chiesto di intervenire vista la grande rilevanza sotto il profilo etico della questione che, negli ultimi tempi, ha fatto registrare polemiche, atteggiamenti fuorvianti, incitazioni alla disobbedienza rispetto a precisi dettami di legge e posizioni estreme che hanno generato l’accusa di omofobia nei confronti del Ministro dell’Interno Angelino Alfano, reo di aver invitato gli amministratori al rispetto delle leggi vigenti. Il Senatore Mancuso, nel suo intervento, ha respinto ogni accusa d’insensibilità e intransigenza rivolta al Nuovo Centro Destra, ribadendo il rispetto dei liberi orientamenti sessuali di ciascun cittadino, ma ha precisato altresì alcuni passaggi imprescindibili, a garanzia della famiglia. “Esiste una famiglia che va tutelata – ha detto Mancuso – poi esistono altre forme che vanno disciplinate, ma non arriviamo all’assurdo che queste forme vengano prima della famiglia o si confondano con essa”.
Nel dettaglio dell’esame del testo di legge delega, Mancuso ha parlato, in termini squisitamente tecnici e non ideologici, di perplessità di carattere giuridico riguardanti la corrispondenza della proposta con quanto disposto dalla Costituzione italiana, in particolare agli articoli 2 e 29. I passaggi contestati riguardano, tra gli altri, l’introduzione illegittima di un modello parallelo di matrimonio, lo stravolgimento degli istituti della filiazione riguardo l’adozione per coppie omosessuali e la maternità surrogata: “Nessuna evoluzione dei costumi sociali può giustificare la violazione di una norma costituzionale da parte del legislatore – afferma Mancuso – . Tutti vogliamo rispettare i liberi orientamenti sessuali e condividiamo l’esigenza di rafforzare i diritti e i doveri delle convivenze di qualunque tipo ma, per costruire un dialogo costruttivo sul tema, nel Partito che rappresento tre sono le questioni imprescindibili su cui fondare la riflessione. In nessun caso deve passare l`idea che si stia lavorando ad un superamento della famiglia, di conseguenza la posizione è di un netto no all’estensione del matrimonio fra persone dello stesso sesso, così come il nostro diniego è saldo e irremovibile circa le adozioni gay o la previsione dell’utero in affitto. Infine, un secco no alla reversibilità delle pensioni che genererebbe costi incontrollabili e soprattutto sottrarrebbe finanze ad altri capitoli di spesa”.