Un comune sempre più allo sbando dove piuttosto che capacità di programmazione finanziaria in grado di mantenere a galla l’ente, un sindaco non riesce a trovare di meglio che far “spallucce” di fronte alle difficoltà generale dei comuni, del resto Sottile ci ha abituato al ripetuto e cronico “spauracchio dissesto” su social e stampa, affermando che la scelta, a quanto pare, sarebbe tra pagare e quindi assicurare il servizio rifiuti o gli stipendi ai dipendenti del comune. Davvero difficile far peggio. E così ecco che anche l’ultima assemblea sindacale, indetta dalla Cisl, si è trasformata in un’arena, coi dipendenti comunali, contrattisti e di ruolo, sempre più esasperati dalla difficile situazione, ancor più avviliti per la mancanza di risposte e l’inconcludenza degli amministratori ed un sindaco che si guarda bene dal presenziare ad un’assemblea aperta, scegliendo la strada del confronto a porte chiuse con pochi rappresentanti sindacali. Tutto ciò non fa che rendere incandescente la situazione al comune. Già a Settembre ed Ottobre il pagamento degli stipendi ai dipendenti è stato corrisposto con notevoli ritardi, per Novembre siamo già alla scadenza ma nessuno sa quando gli stipendi potranno realmente essere pagati, impossibile immaginare cosa accadrà a Dicembre quando, a ridosso del Santo Natale, ci sarebbe il pagamento della tredicesima oltre al saldo del mese. Da par suo il sindacato Cisl, si proprio quello che parecchio tempo addietro era stato messo nella lista dei cattivi dall’amministrazione, ha ripetutamente manifestato, in questi mesi, il disappunto per la gestione scriteriata da parte dell’amministrazione Sottile, un po’ in tutti i settori. Giorni fa il segretario generale Cisl Fp Calogero Emanuele firmava un ennesimo documento di fuoco nel quale Sottile e la sua giunta venivano inchiodati alle proprie responsabilità. Lo stesso Calogero Emanuele anche ieri non ha usato mezzi termini:
“Vogliamo sapere che fine hanno fatto 822 mila euro che il comune di Sant’Agata ha ricevuto dalla Regione a partire da Luglio, che fine hanno fatto gl’incassi della Tari e della Tasi, per quanto incompleti, e degli altri tributi. Evidentemente sono altre le priorità di spesa dell’amministrazione – ha detto Emanuele – e vorremmo conoscerle”. La Cisl ha quindi confermato lo stato di agitazione dei dipendenti, pronti allo sciopero generale se non giungessero certezze sulle prossime mensilità di stipendio. Intanto è atteso un nuovo tavolo tecnico con la responsabile dell’ufficio ragioneria Giuseppina Smiriglia.