Fuori da ogni organismo rappresentativo e di governance territoriale. Sant’Agata Militello porta a casa un altro poco lusinghiero risultato perdendo anche la rappresentanza all’interno del consiglio del Parco dei Nebrodi. Il nuovo vice presidente dell’ente è infatti il sindaco di Caronia Rino Beringheli, eletto dall’assemblea con 13 voti. L’ingresso di Beringheli va così a colmare il vuoto lasciato dalla fuoriuscita proprio dell’ex sindaco di Sant’Agata Militello, Bruno Mancuso, con le sue dimissioni del Marzo 2013. Beringheli ha superato nella votazione il sindaco di Tortorici Carmelo Rizzo Nervo, fermo ad 11 voti. Ad esprimere la propria preferenza, come da statuto, sono stati i sindaci dei comuni del Parco, ad eccezione di quello di Floresta, ed i rappresentanti delle province di Messina, Catania e Enna. Di Sant’Agata Militello, come detto, nessuna traccia.
Nel novero dei “papabili” per la vice presidenza il sindaco santagatese non è stato lontanamente compreso. Sin dai primi approcci Sottile, pare, si sarebbe “trincerato” dietro il perenne esercizio di modestia istituzionale, professando di non essere “a caccia di cariche”, così da rimanere ai margini della corsa alla vice presidenza, così come, ammesso che ci fosse stato chi ci avesse puntato, fuori dai giochi è rimasto in tutti gli altri organismi sovra territoriali che in questo anno e mezzo hanno rinnovato, o eletto, la propria rappresentatività. Un ragionamento quello di Sottile che, nel celare probabilmente una flebile caratura politica, finisce inevitabilmente per cozzare con quello che istituzionalmente rappresenta il ruolo stesso di amministratore di un centro come Sant’Agata Militello. Ben lungi dal pensare, anche solo lontanamente, che altri amministratori chiamati a ricoprire determinati ruoli siano meno meritevoli, ed ancor più distanti anche solo dall’azzardare a ritenere che altri centri rivestano ruoli secondari rispetto al comune santagatese, è però innegabile come proprio Sant’Agata Militello, per posizione geografica baricentrica nel territorio nebroideo, per struttura, grandezza ed altre peculiarità che storicamente l’hanno collocata al centro, non solo geografico ma anche politico dell’hinterland, non possa rimanere tagliata fuori dagli organismi deputati alla governance del territorio stesso.I rappresentanti in quelle sedi, che si chiamino Gac, Srr, Parco dei Nebrodi o altro, sapranno certamente essere garanti per l’intero comprensorio, sapranno certamente rappresentare al meglio le istanze di sviluppo di tutti i comuni, su questo non v’è dubbio, ma altrettanto non v’è dubbio su come Sant’Agata Militello sia passata, in poco più di un anno e mezzo, da timoniere a mozzo della nave nebroidea, da fulcro a margine di quella rappresentanza territoriale, dall’essere traino a divenire trascinata. E così, mentre gli altri decidono la rotta, studiando le strategie per seguire il miglior vento che porti sviluppo, progettualità, intercettare risorse e investimenti o anche semplicemente proporre soluzioni alle criticità quotidianamente rilevate nel territorio, Sant’Agata resta a guardare, lasciandosi, nella migliore delle ipotesi, trascinare dal vento. Il consiglio del Parco dei Nebrodi ha quindi eletto anche come componente del Comitato esecutivo il sindaco di Cesarò, Salvatore Calì, che con 14 voti ha preso il posto dell’ex sindaco di Santa Domenica Vittoria.