Dovrebbero tornare in libertà il 16 Febbraio per scadenza del termine dei sei mesi le persone ancora ristrette nell’ambito dell’inchiesta sui mutui e gli appalti fantasma al Comune di Brolo, raggiunte da provvedimenti restrittivi lo scorso 18 Agosto. Il condizionale è più che mai d’obbligo però alla luce della richiesta di proroga delle misure cautelari che il pm ha depositato sul tavolo del Giudice per le indagini preliminari. La decisione si saprà il prossimo 10 Febbraio. Secondo la Procura sarebbe ancora persistente il pericolo d’inquinamento probatorio. In particolare nella richiesta del pm si parla dell’esposto firmato dall’ex sindaco Messina, attualmente ai domiciliari, ed inviato nei mesi scorsi alla corte dei conti. Per l’accusa sarebbe una violazione degli obblighi derivanti dalla misura cautelare. Nelle motivazioni anche la sussistenza dell’incidente probatorio sui sette telefonini di proprietà dell’ex ragioniere Carmelo Arasi, detenuto in carcere. Il termine per l’ultimazione della perizia sui dati contenuti in quegli apparecchi telefonici è stato fissato in 30 giorni, e l’udienza convocata per il 26 Febbraio, ma il tecnico incaricato dalla Procura avrebbe chiesto a sua volta la proroga.