Dopo mesi e mesi di silenzi, pareri, relazioni e strattoni, più o meno interessati, verso quella o questa soluzione, la buona notizia è che, finalmente, le parti si sono incontrate e si sono parlate. Al netto del tempo perso dall’amministrazione comunale che, dopo la nota dell’allora Rup Contiguglia del 3 Febbraio 2014, che rappresentava alla ditta necessità di modifiche al progetto, è rimasta in silenzio (o forse peggio) per mesi fino all’insediamento del nuovo Rup Basilio Ridolfo, quantomeno si è finalmente giunti ad un dato concreto che, se non altro, permettere di scorgere dopo tanto tempo un percorso ben definito nella strada che dovrebbe portare, o almeno si spera, all’avvio dei lavori per il Porto dei Nebrodi. Dunque Ridolfo, ed insieme a lui i rappresentanti dell’amministrazione comunale, ha incontrato al Comune i vertici ed i progettisti della Cogip. A loro è stato ufficialmente consegnato l’elenco delle criticità tecniche, e di previsioni di spesa, che rendono discordanti il progetto esecutivo da quello definitivo, non permettendone l’approvazione. Il dg della Cogip Babini, al termine di un confronto che ha permesso comunque di chiarire aspetti importanti proprio su quelle criticità, ha portato via da Sant’Agata, insieme alla relazione tecnica di Ridolfo, la notifica dell’avvio del procedimento di rescissione del contratto in danno all’impresa. Contestualmente quello stesso atto formale concede gli ormai “famosi” trenta giorni alla Cogip per far pervenire le proprie controdeduzioni e l’adeguamento al progetto richiesto, senza oneri aggiuntivi a carico del comune. Il countdown per la ditta è dunque partito. Al termine del tempo concesso, qualora le cose dovessero, restare immutate, si procederà con la risoluzione per inadempienza del contratto. Le acque dunque si sono mosse. La palla, questa volta, è davvero in mano alla ditta. Stando alle dichiarazioni dei suoi rappresentanti all’uscita del confronto al Comune, i tempi ci sono tutti per giungere alle rimodulazioni richieste.