“I finanziamenti per le opere pubbliche revocati dalla Regione Siciliana a Sant’Agata Militello, per più di 22 milioni di euro, rappresentano un grave danno non solo per la comunità santagatese, ma anche per i lavoratori”. Lo ha scritto (leggi comunicato Filca Cisl) la Filca Cisl di Messina nel suo resoconto proposto durante il consiglio generale provinciale. Il sindacato degli edili della Cisl ha diffuso i dati sulle gare aggiudicate in provincia di Messina, annunciando piccoli segnali di ripresa nei primi mesi del 2015 per il settore edile negli appalti di opere pubbliche anche se in un settore che conferma, in linea generale, la forte crisi. . ” A Messina e provincia, oggi, esistono tante opere finanziate e cantierabili per le quali bisogna abbattere il muro della burocrazia – ha detto il segretario generale Tonino Genovese – per fare in modo che si avviino i lavori, si dia occupazione e si qualifichi il territorio”.
“Nel primo trimestre 2014 sono state 46, mentre nel primo trimestre 2015 sono state 52 – ha detto Giuseppe Famiano, segretario provinciale della Filca – Confrontando gli importi delle stesse gare sempre per gli stessi periodi risulta un aumento, dai 14 milioni del 2014 ai 96 milioni del 2015. Molte sono le opere già finanziate ma ancora ferme per motivi burocratici. Il nostro augurio è che tutte le gare aggiudicate non rimangono sulla carta, ma diventino cantieri operativi”. Agli esempi positivi proposti dalla Cisl di opere finalmente appaltate in provincia, i rappresentanti sindacali hanno quindi contrapposto, proprio in calce al loro comunicato, l’ennesima tirata d’orecchie per Sant’Agata Militello, citando i finanziamenti persi riguardo ai progetti del “Chianu Rizzu”, del lungomare ed areaa adiacenti al castello Gallego e la revoca del finanziamento per il porto hub.
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