Per nominare il vice sindaco servirono circa dieci mesi dal giorno dell’insediamento. Figuriamoci se possiamo già allarmarci quando non è neanche trascorso un mese dopo l’ultima “pensata” suggerita dalla regia per provare, maldestramente visti gli ultimi risvolti, a mettere le cose a posto dopo il pasticcio di ricorsi e sentenze che hanno scompaginato la già precaria architettura della coalizione a sostegno dell’amministrazione Sottile. 21 giorni fa c’era stato il “rimpastino” sponsorizzato Pd & Maniaci, con l’epurazione dell’ex assessore Sonia Minciullo e la nomina in giunta di Maria Carmela Trovato, per liberare il posto in consiglio al rientro di Rita Fahcile defenestrata al Tar da Enrico Natale (Fachile che però il ricorso al Cga non l’ha ritirato , anzi ha pure ottenuto la sospensiva).
Ancora oggi però si attende l’annunciata assegnazione delle deleghe da parte del primo cittadino. Operazione anche questa che richiede precisione chirurgica e bilancino da farmacista, per evitare che, anche questa volta, le movenze docili quanto quelle di un elefante in una cristalleria creino ancor più sfracelli di quelli stessi cui si vuole porre rimedio. E così Sottile gira la ruota, ancora, sperando che la “pensata” stavolta sia quella giusta. Sul piatto, è noto, l’attribuzione del ruolo di vicesindaco, ma non è una novità data la perenne posizione precaria di Testa sin dal giorno della sua nomina, e l’attribuzione delle sue stesse deleghe.
La new entry Trovato non ha mai fatto mistero, anzi lo dichiarò persino in una intervista ad un’emittente locale, che le piacerebbe occuparsi di attività culturali, spettacolo, turismo “però…deciderà il sindaco”, disse candidamente la Trovato. Anche questa volta, dunque, loro litigano mentre il paese annaspa. “Sembrerebbe che la mancata assegnazione delle deleghe assessoriali – scrive l’opposizione in un’interrogazione (leggi) – possa essere riconducibile a profonde divisioni interne alla maggioranza politica ed alla giunta che impedirebbero, di fatto, di addivenire ad una soluzione condivisa da tutti”. Una mancata assegnazione – sostengono i consiglieri Barbuzza ed Ortoleva – che penalizza e rende incerta l’attività politico-amministrativa”.
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